La prima class action dei dipendenti del Papa: «Trattati come merce, i Musei vaticani non sono sicuri»

Corriere della Sera ESTERI

«Eminenza Reverendissima, le condizioni di lavoro ledono la dignità e la salute di ciascun lavoratore. È evidente la mala gestio, che sarebbe ancora più grave se fosse frutto della sola logica di ottenere maggiori guadagni». L’istanza ha in calce il timbro dell’avvocata Laura Sgrò, la stessa che è riuscita a far riaprire l’inchiesta sulla sparizione di Emanuela Orlandi. È a lei che si sono rivolti 49 dipendenti dei Musei vaticani — 47 custodi, un restauratore e un addetto al bookshop (su 700 totali) —, che oggi minacciano un passo senza precedenti: portare in tribunale il Vaticano, se non verranno cambiate alcune regole fondamentali che disciplinano il lavoro all’interno della Santa sede (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri media

«Un’insolita sfida pubblica al governo di Papa Francesco», scrive il Washington Post a proposito della «class action» dei 49 dipendenti dei Musei vaticani (notizia data in esclusiva dal Corriere domenica scorsa) che, tramite una delega collettiva all'avvocata Laura Sgrò, hanno chiesto al Governatorato della città-Stato il riconoscimento di alcuni diritti fondamentali in tema di lavoro, non tutelati tra le mura di San Pietro. (Corriere della Sera)

Una class action avviata da 49 dipendenti dei Musei Vaticani contro il Governatorato della Città del Vaticano ha scosso le mura di San Pietro, come riportato dal Washington Post. (leggo.it)

Secondo quanto emerso negli ultimi giorni – il primo a dare notizia è stato il Corriere della Sera – 49 addetti ai Musei hanno firmato un’istanza contro il Governatorato, che è il dicastero che ha la “gestione” dello Stato, quindi anche la Genadarmeia, la farmacia, lo spaccio e altri servizi. (Il Sole 24 ORE)

A cura di Beatrice Tominic 1 (Fanpage.it)

"Le condizioni di lavoro ledono la dignità e la salute di ciascun lavoratore". La class action, di cui ha parlato per primo Il Corriere della Sera, è indirizzata al cardinale Fernando Vérgez Alzaga, presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano. (ilGiornale.it)

Potrebbe allargarsi la platea di dipendenti vaticani pronti a rivendicare, anche giudizialmente, più tutele sul lavoro da parte dell’amministrazione dello Stato «pontificio». (Corriere della Sera)