Roberto Speranza e Matteo Salvini, retroscena sulla rissa in cabina di regia: "Perché ci tenete prigionieri?"

Liberoquotidiano.it INTERNO

Poi la frecciata a Giorgia Meloni: "Con la Lega all'opposizione sarebbe prevalsa la linea di Roberto Speranza"

Stando a quanto riporta l'Adnkronos la cabina di regia ha dovuto fare i conti con uno scontro tutt'altro che semplice.

Dopo settimane di braccio di ferro, il 26 aprile l'Italia tornerà a una parziale normalità.

"Da una parte - si legge - la Lega che voleva riaprire praticamente tutto, già dal 26" aprile. (Liberoquotidiano.it)

Ne parlano anche altri giornali

17 aprile 2021 a. a. a. PALERMO (ITALPRESS) – “Quello che si è deciso in quest’aula ha un sapore politico più che giudiziario”. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini, parlando con i giornalisti a Palermo dopo il rinvio a giudizio per il caso Open Arms. (LiberoQuotidiano.it)

13 agosto: Open Arms presenta ricorso al tribunale amministrativo (Tar) del Lazio contro il decreto sicurezza bis, emanato dal ministero dell’interno, Matteo Salvini e co-firmato dai ministri dei trasporti e della difesa. (IL GIORNO)

Mentre il ministro della Salute avrebbe preferito rimandare le zone gialle a maggio, come previsto dall’ultimo decreto. Infine nelle zone gialle e arancione gli studenti di ogni ordine e grado torneranno a scuola. (L'HuffPost)

Non ho nulla di personale con Speranza. Noi chiedevamo buon senso e applicazione della scienza alla vita reale. (Corriere TV)

Palermo e Catania. Oggi Palermo, con il gup Lorenzo Jannelli, ha detto la sua sul caso Open Arms, 147 migranti tenuti in mare sei giorni in attesa di un’autorizzazione allo sbarco: Salvini va processato per sequestro di persona e rifiuto d’atti d’ufficio. (La Stampa)

Sul giornale di domani troverete l’intervista al professor Massimo Galli, infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano, secondo cui quello del presidente del Consiglio è “un rischio calcolato male”. Lo stop ai vitalizi per i condannati – reso carta straccia dal Senato – portava la firma di Grasso e Boldrini (Il Fatto Quotidiano)