GAS: forniture in crisi se in Ucraina aumenta la tensione - Come Don Chisciotte

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Le forniture globali di gas sono scarse e non c’è modo di sostituire i grandi volumi forniti dalla Russia.

Dopo un inizio incoraggiante, negli ultimi giorni un allontanamento tra le parti ha provocato una situazione di stallo che preoccupa l’Occidente; a tener banco però non è soltanto la paura dello scoppio di un conflitto armato.

Come riportato ieri da Reuters, gli Stati Uniti sono consapevoli che in caso si guerra la Russia ha dalla sua una mossa che potrebbe avere forti ripercussioni: interrompere la fornitura di GAS all’Europa. (Come Don Chisciotte)

Se ne è parlato anche su altri giornali

“Ancora una volta, siamo costretti a dichiarare: le continue accuse nei nostri confronti negli Stati Uniti (sia a livello ufficiale sia nei media) sono infondate e non hanno nessuna conferma”, scrive la sede diplomatica in una dichiarazione. (Ticinonews.ch)

Per scongiurare questa situazione, gli stati stanno già preparando dei piani per attingere a fonti alternative e non restare sotto lo scacco di Putin. L’aumentare delle tensioni tra Mosca e Kiev potrebbe portare alla definitiva interruzione delle esportazioni di gas dalla Russia all’Unione europea, già ridotte di oltre un quarto negli ultimi mesi. (Wired Italia)

Mosca, da parte sua, continua a negare di esser dietro la crisi energetica che tiene ostaggio l’Europa, le cui scorte di gas sono ormai piene appena al 50% (ilgazzettino.it)

L’oleodotto, che attraversa il Mar Baltico, consentirebbe alla Russia di aggirare ampiamente l’Ucraina, cosa che gli Stati Uniti e i paesi dell’Europa orientale temono possa indebolire Kiev. L’Spd, tradizionalmente favorevole all’intesa con Mosca, insiste sull’importanza del gas russo per l’industria tedesca e cerca di tenere distinto il dibattito su Nord Stream 2 dalla crisi Russia-Ucraina (Il Riformista)

Potrebbe inoltre venir fornito equipaggiamento medico, e perfino protezione durante le offensive russe Gli ufficiali di alto grado di Biden ora, ritengono che si potrebbe decidere di “mollare gli ormeggi” qualora Putin decidesse di invadere il suo vicino. (Ticinonews.ch)