Bologna: salvo, per ora, il marchio La Perla

Il Fatto Quotidiano ECONOMIA

Una buona notizia per La Perla Manufactering, la storica azienda di biancheria intima di lusso che entra in amministrazione straordinaria. Lo ha deciso ieri il Tribunale di Bologna dando una boccata d’ossigeno ai 200 dipendenti che chiedono la possibilità di un futuro lavorativo dopo la gravissima crisi. Nel 2018 l’acquisizione del fondo anglo olandese Tennor … (Il Fatto Quotidiano)

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L'azienda bolognese, rinomata per la produzione di lingerie di lusso, è ferma da diversi mesi a causa del fallimento nell'attuare il piano di ripresa annunciato dal fondo Tennor, impiega quasi 250 dipendenti, che detengono competenze altamente specializzate nell’ambito della lingerie e attualmente sono in cassa integrazione. (QuiFinanza)

Arriva finalmente la schiarita sulla crisi di La Perla. La storica azienda bolognese di lingerie d’alta gamma è ferma da mesi dopo la mancata attuazione del piano di rilancio promesso dal fondo Tennor ed è diventata un caso politico nazionale per la particolarità della sua situazione, conseguenza di uno spezzettamento internazionale delle sue varie società. (Milano Finanza)

La Perla Manufacturing è stata posta in amministrazione straordinaria. La giudice delegata è Alessandra Mirabelli, subentrata a Maurizio Atzori che si è astenuto. (Corriere)

Il provvedimento di 13 pagine è stato depositato ieri sera in cancelleria dal Tribunale di Bologna. Leggi tutta la notizia (Virgilio)

La Perla: al via l'amministrazione straordinaria Di Il Tribunale di Bologna ha dichiarato l'apertura della procedura di amministrazione straordinaria per Manufacturing, in stato di insolvenza da cento giorni: si tratta della società produttrice del gruppo bolognese di lingerie di lusso, crollato sotto i colpi di una crisi pesantissima. (FashionNetwork.com IT)

Il provvedimento di 13 pagine è stato depositato nella serata del 10 maggio in cancelleria dal Tribunale di Bologna e toccherà ora ai tre commissari giudiziali – gli avvocati Francesco Paolo Bello, Francesca Pace e Giancluca Giorgi – rimboccarsi le maniche per tentare di rianimare le attività, trovare un nuovo investitore e riconquistare i mercati con la corsetteria di alta gamma Made in Italy. (Il Sole 24 ORE)