Malattie infettive: in sei mesi 1.500 ricoveri a Udine, monoclonali per 40 malati

Il Messaggero Veneto ECONOMIA

La clinica di malattie infettive di Udine non aveva mai affrontato un’attività così intensa come quella gestita nella seconda fase della pandemia.

La somministrazione degli anticorpi monoclonali viene effettuata anche nella clinica di Malattie infettive dell’Azienda sanitaria Friuli occidentale diretta da Crapis

Nonostante la pressione a cui sono sottoposti, i medici e gli infermieri delle Malattie infettive gestiscono anche le cure ambulatoriali dei pazienti trattati con gli anticorpi monoclonali. (Il Messaggero Veneto)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Lascio, ma non abbandono il camice: se servono medici per i vaccini, io ci sono» Cominciano anche le sostituzioni e va a Remanzacco al posto del dottor Giovanni De Cesara (ucciso da un paziente), che aveva oltre 4 mila pazienti. (Il Messaggero Veneto)

Se una delle due persone fosse contagiata dal Sars-CoV2, in mezz’ora avrebbe il 30 per cento delle probabilità di infettare l’altra. Se queste goccioline vengono liberate in tutti gli ambienti chiusi il rischio contagio aumenta. (Il Messaggero Veneto)

Quattro persone, una in auto e tre a piedi, sono state multate perché non avevano un valido motivo per giustificare lo spostamento. Sempre sabato, in Borgo Stazione, un cittadino straniero è stato fermato per un controllo. (Il Messaggero Veneto)

A Udine, la polizia locale, tra venerdì 2 e sabato 3 aprile, ha sanzionato cinque persone per il mancato rispetto della normativa anti-contagio. Gli spostamenti delle persone fermate, infatti, erano tutti giustificati: c’è chi raggiungeva la seconda casa e chi andava a trovare o un parente o un amico. (Il Messaggero Veneto)

«C’è amarezza nel vedere una Lignano così chiusa, tutti avremmo voluto aprire per Pasqua – afferma il primo cittadino –. Bisogna prenderne atto e cercare di adeguarsi resistendo il più possibile: la stagione è una cosa che dobbiamo fare senza “se” e senza “ma”, nel migliore dei modi e seguendo le misure di sicurezza». (Il Messaggero Veneto)