Piemonte, nuova intesa con i medici di base: "Priorità AstraZeneca e J&J a chi vaccina in studio"

Unione Monregalese SALUTE

Continueremo a fare la nostra parte, invitando la popolazione a cogliere questa straordinaria possibilità di uscire da questa drammatica situazione pandemica con la vaccinazione»

Per uscire dall’emergenza, abbiamo bisogno che tutti facciano la loro parte».

E’ stata concordata la fornitura prioritaria dei vaccini AstraZeneca e Johnson & Johnson ai medici di famiglia che vaccinano in autonomia nei propri studi, per completare nel più breve tempo possibile la copertura vaccinale degli over60. (Unione Monregalese)

La notizia riportata su altre testate

«Dall’ambasciata ci è stato confermato che il Governo danese starebbe valutando le varie richieste che sono pervenute loro anche da altri Paesi e che terranno in considerazione quella avanzata dal Piemonte – spiega Marnati -. (La Stampa)

“Dall’Ambasciata - afferma l’assessore regionale alla Ricerca Covid, Matteo Marnati - ci è stato confermato che il Governo danese starebbe valutando le richieste pervenute anche da altri Paesi e che terranno in considerazione quella del Piemonte (L'HuffPost)

Dato che la gestione e distribuzione delle dosi di tutti i vaccini è competenza federale, le autorità cantonali si sono limitate a inoltrare questa richiesta alla Confederazione” Ha fatto trasalire la notizia pubblicata nel pomeriggio dall’agenzia di stampa italiana Ansa: “Canton Ticino pronto a cedere AstraZeneca al Piemonte”. (Ticinonews.ch)

E più dosi avremo a disposizione prima potremo ripartire” Il vaccino è la nostra speranza di tornare alla normalità. (LaGuida.it)

Di questa opportunità, che vorremmo cogliere ed approfondire, abbiamo già informato il Ministero della Salute”. Il Piemonte si offre di prendere le dosi di AstraZeneca inutilizzate all'estero e in particolare dalla Danimarca. (TorinoToday)

Come assessore alla Ricerca, ritengo che la fiducia nella scienza sia fondamentale. Di questa opportunità, che vorremmo cogliere ed approfondire, abbiamo già informato il Ministero della Salute». (La Stampa)