In morte di Steve Albini: ora siamo noi ad andarcene affan*ulo - MOW

È morto Steve Albini, letteralmente uno dei massimi fautori del suono del rock alternativo degli anni 90. All’età di 61 anni, e a pochi giorni dal ritorno sulle scene come artista, nei panni di frontman degli Shellac, previsto il nuovo album, primo da dieci anni a questa parte, il 17 maggio, To All Trains il titolo, e prevista la band sul palco del Primavera Sound, a cavallo tra maggio e giugno, un infarto ce lo ha portato via all’improvviso, lasciando sgomenta la scena internazionale, spaesati chi, come me, con quel suono ci è cresciuto e ancora ci si perde. (MOW)

Ne parlano anche altre fonti

“LA MORTE NEGATA” Dott. Paolo Gulisano, Elisabetta Stellabotte, Dott. Andrea Stramezzi, Delegazione Associazione Operatori di Sicurezza Associati (OSA- Italia), Antonio Porto. Mons Carlo Maria Viganò. Dott. (Il Giornale d'Italia)

Steve, sempre allergico all'esposizione mediatica e critico con il sistema discografico, amava registrare le band in presa diretta utilizzando un gran numero di microfoni posizionati in ogni angolo della stanza. (Virgin Radio)

“Se ci vuole più da una settimana a fare un disco - scriveva in quella lunga lettera prima di suggellare il patto con la band di Seattle, reduce da Nevermind - qualcuno sta sbagliando qualcosa. (TargatoCn.it)

Bonus track dedicata all’unica band italiana presente in questa top ten. Storico gruppo catanese di noise-rock – che prende il suo nome da quello di una delle Porte della città siciliana – formato dalla cantante Giovanna Cacciola, dai chitarristi Agostino Tilotta e Giovanni Nicosia, dal bassista Raffaele Gulisano e dal batterista Davide Oliveri, registra con il chitarrista degli Shellac la maggior parte dei suoi dischi. (IndieForBunnies)

È stato un grande Il geniale produttore dei Nirvana e di mille altri gruppi (tra cui i nostri Zu e Uzeda) se n'è andato a 61 anni per un infarto. (Rockit)

Per tutti “Formajo”, soprannome che gli era stato affibbiato per la sua lunga attività nel banchetto alimentare del mercato di famiglia che teneva assieme a papà Arturo, pioniere e colonna del rugby trevigiano scomparso a 92 anni poco meno di due mesi fa, lo scorso 17 marzo. (Il Giornale d'Italia)