Nascondeva la droga dello stupro a casa della nonna, arrestato dalla polizia

La Stampa INTERNO

«Con quel litro di GBL – puntualizza Federico Mastorci, dirigente della Mobile – potevano essere create fino a 1800 dosi, con un potenziale guadagno di diecimila euro».

Dopo l'udienza per direttissima il tribunale di Alessandria ha convalidato l'arresto, disponendo per l'uomo il divieto di dimora in Piemonte.

Così la squadra mobile della questura di Asti, insieme alla sezione di polizia giudiziaria di Fiumicino, ha arrestato un trentenne francese (La Stampa)

Ne parlano anche altre testate

“Con un litro di sostanza vengono ricavate circa 1.400/1.800 dosi per un potenziale guadagno di 10mila euro”, ha spiegato il dirigente della Squadra Mobile, Federico Mastorci. Oggi purtroppo viene mescolandola all’alcol, all’insaputa delle vittime, per abusarne sessualmente (Il Quotidiano Italiano - Nazionale)

Proprio per queste sue caratteristiche viene definita come “droga dello stupro”, in quanto utilizzata per lo più allo scopo di allentare i freni inibitori della vittima con l’intenzione, spesso, di perpetrare una violenza sessuale. (Quotidiano Piemontese)

Sono necessarie piccole quantità di GBL per provocare nell’assuntore, in un tempo d’azione massimo di 10 minuti, effetti ipnotici, sedativi, dissociativi, e, soprattutto, renderlo sessualmente accondiscendente. (Questure sul web)

Proprio per queste sue caratteristiche viene definita come “droga dello stupro”, in quanto utilizzata per lo più allo scopo di allentare i freni inibitori della vittima con l’intenzione, spesso, di perpetrare una violenza sessuale. (ATNews)

Il vescovo di Prato Giovanni Nerbini esprime così il suo stato d’animo alla notizia dell’arresto di don Francesco Spagnesi, ex parroco dell’Annunciazione alla Castellina. Nerbini chiese subito conto a don Spagnesi di quelle operazioni bancarie: “Ogni volta mi veniva spiegato che si trattava di aiuti per persone bisognose della parrocchia” (Live Sicilia)

L’inchiesta sulla “droga dello stupro” ha come protagonisti il prete, la parrocchia e Prato. Don Francesco potrebbe avvalersi della presunzione di innocenza anche se sembrerebbe avere già confessato i suoi peccati nelle scorse ore (Agorà24)