Sassari, la clinica la rimanda a casa perchè non ha il tampone negativo: giovane madre perde il bambino

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Ma è proprio qui che le cose hanno preso una piega ben diversa: per poter entrare nel Pronto Soccorso e ricevere assistenza la donna doveva esibire un tampone molecolare negativo, e non rapido.

“Per farla accedere al pronto soccorso deve fare un tampone molecolare, ma qui non lo abbiamo, ci sono solo i veloci.

Ne faccia uno privatamente lunedì e poi torni per la visita” – così le avrebbeto detto in Pronto Soccorso secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano Extra

Lei ha risposto che non aveva fatto il tampone e che avrebbe dovuto ricevere la terza dose tra un mese. (Fidelity News)

La notizia riportata su altre testate

L'ostetrica che ci ha ricevuto e a cui abbiamo esposto il problema ci ha fatto anche aspettare 20 minuti. Lamentava forti dolori addominali e perdite, tutte avvisaglie di una minaccia d'aborto, ma la ragazza non è stata fatta entrare all'interno della struttura perché sprovvista di tampone molecolare. (ilGiornale.it)

Il procedimento si intoppa sull’ultima richiesta: “Volevano sapere se avessi fatto il tampone molecolare e ho detto no”. “Ho perso il bambino dopo essere stata mandata via dal pronto soccorso di ginecologia di Sassari”. (Sassari Oggi)

E’ inconcepibile che la vita delle persone venga messa in secondo piano per far spazio a decisioni assurde che a tutto portano tranne che al vero Bene delle persone”. Come movimento politico, da sempre vicino alle famiglie e agli ultimi, crediamo che quanto accaduto ad Alessia sia causato da una retorica dirigista e profondamente discriminatoria che governa il nostro Paese in questo momento. (Sassari Oggi)

Oggi parla di nuovo il marito di Alessia: Enzo, 51 anni, che l'ha accompagnata al pronto soccorso. Alessia ha perso il bambino ed è ancora traumatizzata (L'Unione Sarda.it)

Ma perché Alessia non è stata ricoverata? Allo stesso tempo difende l’operato del personale e smentisce che l’ostetrica abbia detto ad Alessia di curarsi con la tachipirina. (Sassari Oggi)

Fatto sta che è una barbarie non curare un malato, particolarmente una donna gravida, perché non ha eseguito un tampone che attesti che non è positiva al Covid. Toc toc, Speranza: se c’è, batta un colpo e faccia – metaforicamente, eh – saltare qualche testa (Nicola Porro)