Novak Djokovic, cancellato di nuovo il visto per l'Australia. Alex Hawke: "Nel pubblico interesse farlo"

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“Oggi ho esercitato il potere in mio possesso, ai sensi della sezione 133C(3) del Migration Act, di cancellare il visto di Novak Djokovic per motivi di salute e di buon ordine, sulla base del fatto che farlo sia nell’interesse pubblico.

Il Ministro dell’Immigrazione australiano, Alex Hawke, ha cancellato per la seconda volta nel giro di pochi giorni il visto con il quale a Novak Djokovic è consentita la permanenza in Australia al fine di giocare gli Australian Open 2022, che cominceranno lunedì. (OA Sport)

Ne parlano anche altri giornali

Avrebbe potuto e dovuto tranquillamente annunciare che, in base ai suoi specifici convincimenti sanitari rinunciava al Torneo. Il tutto con un’arroganza e una prepotenza imperdonabili persino dai suo stessi colleghi i quali si augurano di non vederlo sui campi australiani (Calciomercato.com)

Novak Djokovic sarà posto in detenzione domani dopo essere stato sentito dalla polizia di frontiera e nel frattempo potrà restare a fianco dei suoi avvocati mentre preparano le richieste da presentare ad una nuova udienza prevista per domenica mattina. (Gazzetta di Parma)

Con queste parole Andy Murray, che non ha voluto infierire, si è espresso in merito alla questione-Djokovic. Nel frattempo la stampa serba è imbufalita per la scelta operata dal governo australiano: "È uno dei più grandi scandali sportivi del secolo", "Vergogna! (Ticinonline)

Il giudice Anthony Kelly dello Stato australiano di Vittoria, che aveva bloccato a suo tempo il primo tentativo di espulsione del numero uno mondiale del tennis e lo stesso che aveva convocato l’udienza urgente di questa sera (in Australia), ha infatti deciso di deferire il caso a un nuovo tribunale e un nuovo giudice. (Ticinonews.ch)

Djokovic potrà giocare il torneo solo se vincerà il ricorso. Sembra infinita la vicenda di Djokovic in Australia. (LiveTennis.it)

Una storia che mi ha colpito è quella di un ragazzo che non ha potuto stare vicino alla mamma, che poi è deceduta, perché abitava in un altro Stato. Se io avessi voluto vedere i miei cari in Svizzera o loro venire a trovarmi, non sarebbe stato possibile. (Ticinonline)