3 mappe che dimostrano che il tetto del 20% agli studenti stranieri in classe non ha senso

WIRED Italia INTERNO

Il primo è stato il ministro Matteo Salvini che, pur occupandosi Infrastrutture, ha affermato che occorre mettere un tetto al numero di stranieri nelle classi italiane. In una pausa dalla progettazione del ponte sullo stretto di Messina, il leader del Carroccio ha sostenuto che non devono superare il 20% del totale. Gli ha fatto eco chi di Pubblica istruzione si occupa, il ministro Giuseppe Valditara, spiegando che “la maggioranza degli studenti delle classi deve essere italiana”. (WIRED Italia)

Su altri media

In molti, più che cercare di comprendere il concetto, hanno attaccato il ministro per la forma con cui aveva espresso il suo pensiero. Ha creato non poche polemiche il recente tweet del ministro dell'istruzione Giuseppe Valditara sulla composizione delle classi nelle scuole italiane. (Liberoquotidiano.it)

“Un tetto alle classi affollate di alunni stranieri non ha senso, ancora di più perché non si interviene anche sulla docenza: perché non si assegnano insegnanti specializzati nella classe di concorso A023, specializzati in lingua italiana per stranieri, come previsto dalla legge?”. (Orizzonte Scuola)

Professor Ianes cosa ha pensato appena ha letto le dichiarazioni del ministro Valditara sulle percentuali massime di alunni di origine straniera nelle classi? Nulla di nuovo, di percentuali parlava già l’ex ministra Maria Stella Gelmini 15 anni fa. (Il Manifesto)

Non c'è futuro per una comunità che non abbia identità. La scuola italiana che vogliamo è aperta a tutti, ma è profondamente ancorata al suo sistema valoriale. (Il Messaggero Veneto)

La proposta di Matteo Salvini, ripresa dal ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara, di inserire un tetto agli studenti stranieri nelle classi continua ad animare il dibattito politico. Non sono mancati gli attacchi da parte della sinistra eppure, tanto per ciò che avviene negli altri Paesi europei quanto per le statistiche italiane sui tassi di apprendimento, si tratta di una idea corretta. (ilGiornale.it)

Il ministro dell'Istruzione, dopo le polemiche e le ironie seguite al suo post su X, ribadisce la propria posizione: "La scuola che vogliamo è aperta a tutti, ma è profondamente ancorata al suo sistema valoriale. (Sky Tg24 )