IL GIRAMONDO - Elezioni legislative in Catalogna: svolta a sinistra o nuovo giro della giostra indipendentista?

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Facebook WhatsApp Twitter Domenica 12 maggio 2024 si terranno le elezioni regionali per rinnovare i 135 seggi del Parlamento della comunità autonoma della Catalogna. Il governo di coalizione uscito dalle elezioni del 2021, formato da Sinistra Repubblicana della Catalogna (ERC) e Insieme per la Catalogna (Junts) con l’appoggio esterno della sinistra radicale di Candidatura di Unità Popolare (CUP), guidato da Pere Aragonès (ERC), si era sciolto nell’ottobre 2022. (Sondaggi Bidimedia)

Se ne è parlato anche su altre testate

LaPresse Il premier spagnolo Pedro Sánchez torna a Barcellona per chiudere la campagna elettorale del PSC (il Partito dei Socialisti di Catalogna) per le elezioni locali nella regione. Il candidato socialista, Salvador Illa, è il grande favorito per la vittoria alle consultazioni del 12 maggio. (LAPRESSE)

Oggi, 12 maggio, i catalani sono chiamati alle urne per eleggere il nuovo Parlamento, dopo l'annuncio della fine della legislatura da parte del presidente Pere Aragonès e la convocazione delle elezioni anticipate. (Sky Tg24 )

La t-shirt è bianca con il disegno di una capigliatura rossa… Gliene passano una e la indossa subito. (la Repubblica)

Secondo gli exit poll di Sigma dos per Tve, i socialisti del Psc vincerebbero le elezioni politiche in Catalogna, con 37-40 seggi dei 135 del Parlamento catalano. Gli indipendentisti di Junts per Catalunya sono la seconda forza con 33-36 scranni, davanti a i Esquerra Republicana de Catalunya (Erc), che otterrebbero 24-27 deputati, passerebbe a essere la terza forza politica. (Trentino)

L’estrema destra catalana potrebbe prendere abbastanza voti da entrare nel Parlament di Barcellona. Ad Aliança Catalana, infatti, i sondaggi della vigilia attribuiscono fino a sette eletti che si aggiungerebbero ai 10 di Vox, partito spagnolo ultranazionalista. (il manifesto)

Sulla piazza di Barcellona si scontrano non solo i partiti che hanno peso nazionale, ma anche partiti piccoli a livello spagnolo, ma molto forti localmente, che sono importanti stampelle per la fragile maggioranza parlamentare che sostiene il governo di Pedro Sánchez . (il manifesto)