“Contenere l'aggressività cinese”. La Dottrina Blinken guarda a Est

la Repubblica ESTERI

«Anche se la guerra di Putin continua, noi rimarremo concentrati sulla più seria sfida di lungo termine all’ordine internazionale, cioè quella posta dalla Repubblica popolare».

A dirlo è stato il segretario di Stato americano Antony Blinken, nel discorso di ieri alla Washington University, con cui ha definito la nuova strategia verso Pechino subito dopo la visita del presidente Joe Biden in Asia

(la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

L’INVESTIMENTO. L’investimento è interno agli Stati Uniti, in quelle che Blinken chiama “le fondamenta della nostra forza”: la democrazia, la competitività e l’innovazione. Tutte cose che la Cina interpreta come veri e propri esempi di contenimento, al di là delle rassicurazioni di Blinken (Start Magazine)

(LaPresse) – UCRAINA: CINA, BLINKEN HA INFANGATO PECHINO – Il ministero degli Esteri cinese ha accusato il segretario di Stato statunitense, Antony Blinken, di ‘infangare’ il Paese, a seguito del discorso in cui ha definito Pechino ‘più aggressiva all’estero’ e ha chiesto di agire per controbilanciarla. (LaPresse)

Ieri il segretario di Stato Usa aveva infatti affermato che "la sfida più seria e a lungo termine all'ordine internazionale è quella posta dalla Repubblica popolare cinese". "L'obiettivo è contenere e stroncare lo sviluppo della Cina e mantenere l'egemonia e il potere degli Stati Uniti". (Adnkronos)

Eppure gli Usa non sono intenzionati a imbattersi in una Guerra Fredda con la Cina, rassicura Blinken. Quello che Blinken ha detto, senza però pronunciarlo apertamente, è che gli Stati Uniti saranno attenti alla sicurezza nazionale, ma non chiuderanno le loro porte alla Cina (Today.it)