Patrick Zaki: “I momenti più duri? I lamenti dei condannati a morte”

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Patrick Zaki: “I momenti più duri? I lamenti dei condannati a morte”. Ospite a Verissimo di Silvia Toffanin, le parole dell’attivista che ha raccontato la sua terribile esperienza. Patrick Zaki è stato ospite nell’ultima puntata di Verissimo andata in onda domenica 18 marzo. Durante l’intervista con Silvia Toffanin, l’attivista ha condiviso il suo travagliato percorso in prigione e come ha affrontato quelle drammatiche circostanze. (NewsWeb24.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La “ragnatela” intorno a Giulio Regeni – Sono dieci gli elementi probatori definiti dalla Procura di Roma “decisivi” a carico dei quattro 007 egiziani accusati del sequestro, della tortura e dell’omicidio. (Il Fatto Quotidiano)

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha risposto così oggi in aula al Senato alle critiche mosse dal segretario del Pd Elly Schlein dopo gli accordi siglati domenica con il presidente egiziano Al Sisi. (Il Friuli)

La Farnesina lo ha sempre fatto“. “L’appello del pm Sergio Colaiocco al processo Regeni affinché la Farnesina si attivi per la collaborazione dell’Egitto? Non abbiamo bisogno di indicazioni, i magistrati facciano il loro dovere, che noi facciamo il nostro. (Il Fatto Quotidiano)

Ma per ricostruire il sequestro, le torture subite e l’omicidio di Giulio Regeni avvenuti in Egitto fra il 25 gennaio e il 3 febbraio 2016 c’è ancora bisogno dell’aiuto del governo italiano. Il processo è cominciato, e se ne occuperanno magistrati e avvocati. (Corriere Roma)

Una “ragnatela” creata sia attraverso l’acquisizione del passaporto, a sua insaputa, perquisizioni in casa in sua assenza, pedinamenti, fotografie e video, sia attraverso le persone “amiche” che Regeni frequentava e che riferivano, in tempo reale, ai quattro, dei loro incontri con l’italiano. (Il Messaggero Veneto)

"Brutale e gratuita violenza fisica e di inflizione di sofferenze corporali personali che non possono che avere prodotto, per la loro imponenza, gravissimo dolore e tormento in senso stretto, in un crescendo che ha originato l'evento morte, anche a voler trascurare il dato del patimento psicologico". (Espansione TV)