La “nave delle armi” torna in porto, nuova protesta dei portuali

GenovaToday ESTERI

La protesta del maggio 2019 dei portuali genovesi aveva fatto il giro del mondo, ispirando altri blocchi in altri porti in cui le navi della compagnia saudita Bahri hanno fatto scalo, tra chi Le Havre, Marsiglia e Bilbao.

Invitiamo tutti e tutte a raccogliere quest'appello.

La lotta dei portuali contro le “navi delle armi” aveva anche incassato il plauso di Papa Francesco, che in un'intervista aveva chiesto ai governi dell'Occidente di porre fine a quella che il Pontefice ha definito «l'ipocrisia armamentista». (GenovaToday)

Se ne è parlato anche su altri media

La Capitaneria e i Vigili del Fuoco, però, secondo quanto comunicato dall'Autorità di sistema, sono riusciti a riprendere il controllo dell'imbarcazione e a ormeggiarla di nuovo. (La Repubblica)

“Il 12 febbraio a Genova arriverà una nuova nave carica di armi, la Bahri Yanbu – si legge nel comunicato che lancia la mobilitazione – come lavoratori chiameremo tutta la città solidale ad unirsi a noi per bloccare l’ennesimo traffico di morte. (Genova24.it)

Lo scrive sui social Egle Possetti, sorella di Claudia, una delle 43 vittime del crollo del ponte Morandi e presidente del comitato delle vittime, dopo l'intervista al nuovo ad di Atlantia Carlo Bettazzo in cui il manager ha chiesto scusa a nome della società. (La Repubblica)

Le iniziative dei portuali contro le 'navi delle armi' avevano qualche tempo fa ricevuto anche il plauso di papa Francesco che in un'intervista aveva chiesto ai governi dell'Occidente di porre fine a quella che il Pontefice ha definito "l'ipocrisia armamentista". (Primocanale)