Pfizer vaccino orale, primi test in Belgio, Moderna meno efficace, Ue non rinnova contratti con AstraZeneca

Blitz quotidiano ECONOMIA

Pfizer vaccino orale, primi test in Belgio.

I risultati provengono dalla sperimentazione clinica di Fase 3 in corso che ha coinvolto più di 30.000 persone negli Stati Uniti

Moderna annuncia: vaccino meno efficace (dal 94,1% al 90%). La società statunitense di biotecnologie Moderna ha annunciato che il vaccino Covid ha un’efficacia minore rispetto a quanto scritto a dicembre sul New England Journal of Medicine. (Blitz quotidiano)

Su altre fonti

Tra i vaccini attualmente a disposizione in occidente, quello della Pfizer/Biontech è risultato quello maggiormente efficace contro le varianti del Covid-19. Albert Bourla, capo della Pfizer, avverte della possibilità di un secondo richiamo del vaccino dopo sei mesi dalla seconda dose. (Periodico Italiano)

Le persone che hanno ricevuto il vaccino Pfizer probabilmente avranno bisogno di una terza dose entro 6-12 mesi e in seguito si una iniezione ogni anno. “È estremamente importante ridurre il numero di persone vulnerabili al virus”, ha affermato Bourla. (Nurse Times)

Dunque, alla domanda sul possibile ritorno alla normalità in autunno Bourla risponde: «Credo di sì. «Con entrambi - risponde Bourla - (leggo.it)

Probabilmente sarà necessaria una terza dose del vaccino anti-Covid, seguita poi da un richiamo annuale, per mantenere la protezione contro il virus mentre questo si evolve. Lo ha dichiarato l'amministratore delegato di Pfizer, Albert Bourla, nel corso di un evento virtuale tenuto da Cvs Health e mandato in onda su Cnbc. (Italia Oggi)

"Nel corso di questi giorni avevamo progressivamente affinato l’organizzazione fino quasi ad azzerare i ritardi – spiega il sindaco Ezio Casati – purtroppo ieri c’è stata una coincidenza di situazioni d’emergenza che ha dato vita a lunghe attese. (IL GIORNO)

La variante sudafricana del coronavirus è notevolmente più abile ad aggirare il vaccino Pfizer-BioNTech di altre varianti, secondo quanto afferma uno studio israeliano. "È il primo al mondo che si basa su dati reali, mostrando che il vaccino è meno efficace contro la variante sudafricana, rispetto sia al virus originale che alla variante britannica", ha detto. (L'AntiDiplomatico)