Soldi, massaggio e bagasc**: cosa sognano i cortigiani di Giovanni Toti

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Soldi, massaggio e bagasc: cosa sognano i cortigiani di Giovanni Toti Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti (foto LaPresse) La migliore amica? Una bagasc alla quale va fatto il regalo ''più brutto che c'è''. Il passatempo preferito? Giocare a sbafo al casinò: con fiche a volontà, nel senso del gettone colorato da puntare sul tavolo verde. Quindi massaggio finale in camera, anche questo ovviamente a scrocco. (Today.it)

Ne parlano anche altri giornali

GENOVA. Signorini dunque non rispondendo alle domande del giudice resterà in carcere. (La Stampa)

Oltre trecento persone, tra cui molti studenti, segreterie di partito e comitati cittadini, hanno risposto all'appello dell'associazione civica Genova che osa, che ha indetto una manifestazione in piazza De Ferrari a Genova per chiedere le dimissioni del presidente della Liguria Giovanni Toti, arrestato martedì con l'accusa di corruzione per l'esercizio della funzione e per atti contrari a doveri d'ufficio, nonché di corruzione elettorale. (Il Messaggero Veneto)

C'è anche l'ipotesi di finanziamento illecito nella indagine della Procura di Genova sul 'sistema Toti' il governatore della Liguria agli arresti domiciliari da martedì scorso. . (Il Messaggero Veneto)

Non come dieci anni fa, quando l'allora capo del Dipe (il braccio operativo del Cipe) aveva schivato le accuse connesse allo scandalo Mose, comparendo però ugualmente nelle carte dell'inchiesta di Venezia: pare di capire che il suo punto debole, all'epoca come adesso, sia sempre stato la passione per il lusso, possibilmente pagato dagli altri. (ilgazzettino.it)

A pochi giorni dall’inchiesta che ha travolto il sistema di potere politico-imprenditoriale che sostiene Giovanni Toti, al netto delle ostentazioni di garantismo, spesso di circostanza, iniziano a intravedersi le prime defezioni politiche. (Il Fatto Quotidiano)

E adesso è tutto un mescolarsi di civismo e orgoglio, «a leggere di Genova e della Liguria finite sulle prime pagine del mondo in questo modo», sospira Matteo Bassetti, l’infettivologo dell’ospedale San Martino «e magari fosse un virus perché ci sarebbe un vaccino». (Corriere Roma)