Sentenza contro Berlusconi, per i giudici della Cassazione le rivelazioni del magistrato non contano

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Sette anni dopo la condanna per frode fiscale – nell’ambito del caso Mediaset – non sembra essere stata ancora scritta la parola “fine” sul processo che decretò, di fatto, la decaduta politica dell’ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

Berlusconi, per effetto della Legge Severino, approvata tempo dopo ma retroattiva, decadde da Senatore e venne interdetto per due anni dai pubblici uffici. (Leggilo.org)

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Esposito sarebbe stato ospite abituale dell'albergo: "Lo ricordo dal 2007 fino al 2010/2011, non so essere preciso", ha spiegato ai difensori di Berlusconi un camerere. "Esposito spesso chiedeva di chi fosse la struttura alberghiera ed io rispondevo di De Siano, esponente politico di Forza Italia e all'epoca sindaco di Lacco Ameno. (Liberoquotidiano.it)

Interviene nel merito anche Franco Coppi, storico avvocato del Cavaliere, “Sono sempre stato sorpreso da quella sentenza”. Antonio Esposito per il caso Mediaset finì davanti al Csm. (L'HuffPost)

Perché mai dovrebbe assurgere a verità al posto di quella del dottor Esposito a cui la legge aveva delegato il giudizio? Una ovvia considerazione è che il parere del dottor Franco è quello di un relatore che ha una sua idea processuale, giusta o sbagliata che sia. (LA NOTIZIA)

Nell’audio si sente il relatore della sentenza di condanna, il magistrato Amedeo Franco, dire allo stesso Berlusconi di avere avuto “l’impressione che tutta questa vicenda sia stata guidata dall’alto”. (Virgilio Notizie)

Anzi davanti al Consiglio superiore della magistratura dichiarò di non essersi sentito né condizionato né influenzato nel lavoro di redazione delle motivazioni della sentenza. E poi riporta alcuni audio del giudice Amedeo Franco, relatore del verdetto di condanna emesso dalla Cassazione, che dice: "Berlusconi deve essere condannato a priori perché è un mascalzone! (Il Fatto Quotidiano)