Chirurgo radiato per aver inciso le sue iniziali sul fegato di un paziente: «Un atto di arroganza professional

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Anche il Consiglio medico generale (GMC) aveva impugnato la decisione di sospensione e un giudice dell'Alta Corte aveva annullato la sanzione.

Simon Bramhall paga così il singolare gesto che, secondo il Servizio del tribunale dei medici professionisti (Mpts), «ha minato la fiducia del pubblico nella professione medica».

Aveva inciso le sue iniziali, le lettere "S" e "B", sul fegato di due pazienti ignari durante un intervento chirurgico, un «atto nato da un grado di arroganza professionale» che gli è costato la radiazione dall'albo dei medici. (ilmessaggero.it)

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Il caso Bramhall è poi però tornato all’esame del Servizio del tribunale dei medici professionisti che si è finalmente pronunciato a favore della radiazione MeteoWeb. Un chirurgo che ha inciso le sue iniziali sui fegati di due pazienti è stato cancellato dall’albo dei medici. (MeteoWeb)

Simon Bramhall, il chirurgo inglese che incideva con il laser le sue iniziali sugli organi. Il chirurgo Simon Bramhall aveva ammesso nel 2017 di aver "autografato" degli organi trapiantati al Queen Elizabeth Hospital di Birmingham nel 2013. (ilmattino.it)

Tuttavia il caso Bramhall è poi tornato all'esame del Servizio del tribunale dei medici professionisti che si è finalmente pronunciato a favore della radiazione Il chirurgo ha testimoniato di aver utilizzato uno strumento laser a raggio di Argon per autografare gli organi alla fine dei due interventi di trapianto. (AGI - Agenzia Italia)

15 gennaio 2022 a. a. a. Un medico è stato sospeso per aver inciso le sue iniziali sull'organo che aveva trapiantato nel corpo di una donna. I chirurghi utilizzano i raggi elettrici per fermare l'emorragia durante le operazioni e per contrassegnare un'area in preparazione di procedure imminenti. (Liberoquotidiano.it)

2022. 1920 1920 true. (Sputnik Italia)

Nel 2018 il chirurgo è stato condannato al pagamento di una multa di 10mila sterline e introdotto ai servizi sociali. Oggi, infine, l’ultima decisione del Servizio del tribunale dei medici professionisti, che si è pronunciato a favore della radiazione (Il Fatto Quotidiano)