Terni in crisi, “strozzini” sull’uscio della porta di oltre 1.200 imprese

TerniToday ECONOMIA

A livello provinciale, il numero più elevato di imprese segnalate come insolventi si concentra nelle grandi aree metropolitane.

In base alle elaborazioni della Cgia, in Umbria le imprese in sofferenza sono 4.623, pari al 2,6% del totale nazionale.

Di queste, 1.282 si trovano a Terni e nel territorio provinciale

Sono le aziende che sul territorio provinciale sono segnalate alla centrale rischi della Banca d’Italia e dunque non possono accedere a prestiti. (TerniToday)

Se ne è parlato anche su altre testate

Una condizione che secondo la Cgia di Mestre ne mette in pericolo l’esistenza o peggio ancora le espone al rischio usura. – Intervistati PAOLO ZABEO (COORDINATORE UFFICIO STUDI CGIA) (Servizio di Filippo Fois). (ANTENNA TRE)

Una “bollinatura” che, per legge, non consente a queste aziende di accedere ad alcun prestito erogato dal canale finanziario legale.  Potenziare il “Fondo di prevenzione dell’usura” Il “Fondo di prevenzione dell’usura” è stato introdotto con la legge n° 108/1996 e ha cominciato ad operare nel 1998. (ilMetropolitano.it)

L'articolo A rischio usura 176 mila imprese proviene da (Sicilia Economia)

ono poco più di 12mila le imprese del Veneto che si trovano in sofferenza; precisamente 12.234. Le province meno interessate da questo fenomeno, invece, sono quelle che, in linea di massima, sono le meno popolate: come Rovigo (con 746 aziende segnalate alla Centrale Rischi) e Belluno (360) (RovigoInDiretta.it)

Potenziare il “Fondo di prevenzione dell’usura”. Il “Fondo di prevenzione dell’usura” è stato introdotto con la legge n° 108/1996 e ha cominciato ad operare nel 1998. Grazie all’attivazione di queste due misure, lo stock complessivo delle aziende in sofferenza non dovrebbe crescere. (Venetoeconomia)

Sono poco più di 12.000 le imprese del Veneto che si trovano in sofferenza; precisamente 12.234. Tra giugno 2020 e lo stesso mese di quest’anno l’incremento è stato del +3,7%. (Veneto Report)