Draghi: “Troppe disuguaglianze, queste non sono l’Italia e l’Europa come dovrebbero…
Il divario nel tasso di occupazione tra uomini e donne nell’Ue si attesta a 11,3 punti percentuali.
Un terzo della popolazione italiana vive nelle regioni del Sud, ma la sua quota di occupazione totale è solo di un quarto.
“Nell’Unione europea, un giovane su sette non è occupato, né frequenta un corso di istruzione o di formazione.
Sono le parole del presidente del Consiglio, Mario Draghi, intervenuto al Social Summit di Oporto nell’ambito di un panel dal titolo “Employment and jobs”
Questa non è l’Italia come dovrebbe essere, né l’Europa come dovrebbe essere“. (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altre fonti
Mentre i cosiddetti garantiti sono meglio retribuiti e godono di una maggiore sicurezza del lavoro, i non garantiti soffrono una vita lavorativa precaria Il premier poi prosegue: «Queste fratture hanno profonde radici storiche e culturali. (Il Messaggero)
Mentre i cosiddetti garantiti sono meglio retribuiti e godono di una maggiore sicurezza del lavoro, i non garantiti soffrono un vita lavorativa precaria. Questo sistema è profondamente ingiusto e costituisce un ostacolo alla nostra capacità di crescere e di innovare». (Open)
Da un lato «i garantiti, vale a dire lavoratori maschi e più anziani», dall’altra «i non garantiti, donne e giovani». Troppi Paesi europei hanno un mercato del lavoro diseguale. (La Stampa)
Il divario nel tasso di occupazione tra uomini e donne nell'Ue si attesta a 11,3 punti percentuali. Disuguaglianze generazionali, disuguaglianze di genere e disuguaglianze regionali. (Corriere TV)
L'intervento del premier al meeting in occasione del quale si tiene anche il Consiglio europeo informale: "Questa non è l'Italia come dovrebbe essere, né l'Europa come dovrebbe essere". Questa non è l'Italia come dovrebbe essere, né l'Europa come dovrebbe essere". (Sky Tg24)
A ribadirlo il premier italiano Mario Draghi che nel suo intervento ribadisce: "Da tempo l'Ue ha fatto del suo modello sociale un punto di orgoglio. Ma, già prima della pandemia, le nostre società ed i nostri mercati del lavoro erano frammentati. (TG La7)