Non solo un pasto caldo: per i rifugiati c'è un giudice a Coblenza

L'HuffPost ESTERI

Si riscopre la forza della legge con l’imperativo di tutelare diritti fondamentali e con il doveroso tributo della giustizia alla democrazia

I tribunali tedeschi hanno competenza a giudicare i crimini contro l’umanità anche se commessi all’estero.

Raslan è stato identificato grazie a numerose testimonianze, arrestato e processato sulla base della giurisdizione universale.

Si è concluso così il processo avviato su denuncia di una delle sue vittime, rifugiata come il carnefice in Germania (L'HuffPost)

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Ma c’è la possibilità che anche qualche Paese occidentale, come l’Italia, torni seriamente a considerare la possibilità di riaprire le porte ad Assad? Un segnale che andrebbe quindi in netta contraddizione con la sentenza di Coblenza, mortificando in primis le vittime innocenti dei crimini del regime di Damasco” (Il Fatto Quotidiano)

Questo articolo è stato pubblicato sull’Espresso a ottobre 2021. Anwar al-Bunni si trovava in un campo per rifugiati siriani a Berlino, in Germania, quando in un negozietto di alimentari incontra un uomo, suo coetaneo, che crede di conoscere. (L'Espresso)

Per non parlare di svariati primi ministri di Israele per i crimini commessi contro i palestinesi. Ah poi sull'esito del processo ci sarebbero pochi dubbi già dalla prima seduta, per buona pace di Repubblica, "fact checker" al servizio di multinazionali Usa e apprendisti stregoni vari (L'AntiDiplomatico)

di Marta Serafini. La magistrata che ha guidato il Tribunale Penale Internazionale per i crimini nell’ex Jugoslavia: «Salvato dal veto degli alleati». Cosa succede ora, si può sperare in un tribunale che giudichi il presidente Assad come fu per Milosevic? (Corriere della Sera)