Davide muore nel sonno a 18 anni: «Il corpo trovato la mattina dalla madre»

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Viveva a Casalgrande insieme alla mamma Antonietta Lepore, al padre Sandro, al fratello 19enne e alla sorella di 12 anni.

Figlio di Paolo, ex palleggiatore azzurro della Luxottica Belluno, Davide nella notte è stato trovato privo di vita dalla mamma ai piedi del letto della sua cameretta.

E' scomparso improvvisamnete ad appena 18 anni, Davide Bristot.

Alessandro Bristot, impegnato in questi giorni con la nazionale U17 agli Europei di categoria in Albania, ha fatto ritorno in Italia in queste ore. (ROMA on line)

Ne parlano anche altri giornali

C’è un primo indagato nelle indagini relative alla morte del 18enne di Sedico (Belluno) Davide Bristot, avvenuto all’ospedale San Martino di Belluno. Sulla base di quanto raccolto dai militari dell’Arma, il sostituto procuratore della Repubblica Alberto Primavera ha iscritto nel registro il medico del Pronto soccorso dell’ospedale. (Oggi Treviso)

La Regione vuole vederci chiaro sulla scomparsa di Davide Bristot il 18enne di Sedico trovato senza vita nella sua cameretta. La sera prima del decesso il 18enne era andato in ospedale a Belluno a farsi visitare per un forte dolore alla testa. (TrevisoToday)

Il 18enne Davide Bristot è stato trovato morto in casa dalla madre a Sedico (Belluno). Figlio di Paolo Bristot, ex palleggiatore e nazionale di volley, che per anni ha giocato nell’allora Luxottica Belluno, era anche lui una giocatore di volley in campo fino all’inizio della pandemia. (Quotidiano di Puglia)

La speranza del mondo del volley è quella che con la ripresa dei campionati possano tornare i tifosi nei palazzetti che sono rimasti vuoti e silenziosi per un periodo molto lungo. (SuperNews)

I medici lo avrebbero visitato e sottoposto a una serie di controlli ma poi lo avrebbero rimandato a casa dopo avergli somministrato una flebo. Il corpo di Davide è stato portato in obitorio a disposizione per eventuali esami autoptici. (Il Riformista)

«Anche su di lui è caduto un macigno che si porterà dietro per sempre», dicono sottovoce alcuni colleghi dell’ospedale San Martino. Bisognerà capire se al Pronto soccorso del San Martino sia stato fatto tutto il possibile, nella tarda serata di martedì, prima della dimissione del paziente (Corriere Delle Alpi)