Nel mondo della moda non si parla d'altro: che succede a Roma

Nel mondo della moda non si parla d'altro: che succede a Roma Alessandro Michele (Instagram Maison Valentino) Sospendo il racconto del fashion tour parigino per raccontarvi cosa succede nel mondo dei grandi brand. Anche perché nel mondo della moda non si parla d’altro in questi giorni: Alessandro Michele è il nuovo direttore creativo di Valentino. È il designer ex Gucci a prendere il testimone di Pierpaolo Piccioli che, la scorsa settimana, ha annunciato l’addio a Valentino dopo 25 anni di collaborazione. (Today.it)

Ne parlano anche altri giornali

“È per me un grandissimo onore essere accolto da Valentino. A questa storia va il mio primo pensiero: alla ricchezza del suo patrimonio culturale e simbolico, al senso di meraviglia che ha saputo costantemente generare, all’identità preziosissima che i suoi padri fondatori, Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti, le hanno donato con amore sfrenato. (la Repubblica)

C'è una cosa che il mondo della moda sa fare molto bene nei minuti che seguono un annuncio: fare pronostici. Tanti sono sicuramente non richiesti, molti hanno un tono perentorio, altri ancora sono esagerati e lontani anni luce dalla realtà, ma la voglia di dare spazio e forma all'immaginazione che una grande annuncio può scatenare è difficile da tenere a bada. (Grazia)

In realtà, basta fare un salto nel passato, agli archivi della maison disegnati dallo stesso Valentino Garavani, per rendersi conto dello straordinario decorativismo delle collezioni; esotismo, romanticismo, sogno, orientalismo, dettagli preziosi e sofisticatissimi, sono tutti elementi che ritroviamo sia nelle collezioni storiche di Valentino Garavani ma anche in quelle di Gucci di Alessandro Michele, seppur interpretate in chiave contemporanea tra geek-core e gender-fluid. (Whoopsee)

Michele è stato direttore creativo di Gucci per sette anni, dopo aver scalato tutti i ruoli all'interno del brand della doppia g. La nomina operativa da martedì 2 aprile, ma Valentino non presenterà né la collezione uomo a Milano né la haute couture. (TGR Lombardia)

Perché oggi, lo abbiamo detto, il problema della Moda è proprio questo, designer contemporanei che devono misurarsi con il pas… (La Stampa)

Un punt… (Repubblica Roma)