Russia, sanzioni subito: Ue divisa. Anche Biden prende tempo

Il Messaggero INTERNO

Aveva detto che un eventuale riconoscimento russo delle province indipendentiste «proietterebbe ulteriori dubbi sulla supposta disponibilità a continuare a perseguire soluzioni diplomatiche per arrivare ad una conclusione pacifica della crisi

I tre scenari erano visti come una provocazione del presidente russo per vedere se la compattezza della risposta occidentale sarebbe sopravvissuta, anche di fronte ad una violazione limitata del territorio ucraino (Il Messaggero)

Se ne è parlato anche su altri media

Secondo il decreto firmato questa sera, la Russia interviene militarmente nelle due Repubbliche separatiste sotto diretta ed esplicita richiesta delle stesse. Viene altresì aperta la possibilità per la Russia di sottoscrivere con Donetsk e Luhansk accordi di cooperazione e collaborazione (Ares Osservatorio Difesa)

Martedì sera sono stati pubblicati i decreti che riconoscono LPR e DPR come stati sovrani e indipendenti. (Sputnik Italia)

"Siamo pronti a reagire – ha annunciato ieri l’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell – e certamente se ci sarà annessione ci saranno sanzioni". Putin ha messo Europa e Stati Uniti di fronte al fatto compiuto, seppellendo il processo di pace di Minsk. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Sul baratro La scelta di riconoscere le indipendenze di Lugansk e Donesk è un atto di forza che cercherà di legittimarsi quale risposta asimmetrica alle tante scelte sbagliate delle guerre occidentali. (Il Manifesto)

Un prologo indispensabile per denunciare nel discorso alla nazione la trasformazione dell'Ucraina «in un regime fantoccio gestito dagli Usa». Parole che comunque suonano strane e distoniche rispetto agli sforzi fatti in questi anni per ristabilire la grandezza russa (ilGiornale.it)

La mossa è stata, ovviamente, subito contestata dalla comunità internazionale, a partire dagli Usa e dall’Ue. Soprattutto dopo la decisione del presidente russo Vladimir Putin di riconoscere ieri l’indipendenza delle autoproclamate Repubbliche separatiste del Donbass, Donetsk e Lugansk, i cui leader filorussi da giorni chiedevano una protezione militare alla 'madre-patria'. (La Gazzetta dello Sport)