Cosimo Di Lauro, 100 sigarette al giorno, ululati e strane lettere: il delirio del boss

IL GIORNO INTERNO

Inoltre ormai fumava cinque pacchetti di sigarette al giorno, che avevano reso i suoi denti neri come il carbone.

Per i suoi avvocati, già dal 2008 Di Lauro era incapace di sostenere i processi, contrariamente a quanto invece sostenevano gli inquirenti

Lo stato di salute. Farneticava di giorno e ululava di notte, Cosimo Di Lauro, l'ex reggente dell'omonimo clan di Secondigliano, artefice della prima faida di Scampia a inizio secolo. (IL GIORNO)

Se ne è parlato anche su altre testate

“Una conferma ai vertici del sindacato che dimostra la bontà di un progetto che parte da lontano e che non si ferma per quanto riguarda il sindacato” Queste sono le parole di Gioacchino Veneziano confermato Presidente Nazionale dell'Ufficio Studi della UILPA Polizia Penitenziaria, e componente dell'Esecutivo Nazionale. (Trapani Oggi - Notizie di cronaca, politica, attualità Trapani)

Il riconoscimento ad opera del fratello Antonio. L’autopsia sul corpo di Cosimo Di Lauro, ritenuto il mandante degli omicidi della prima faida di Scampia, ha confermato l'assenza di segni di violenza autoinflitta. (Corriere del Mezzogiorno)

Sarà effettuata tra 48 ore l'autopsia sul corpo di Cosimo Di Lauro, boss della camorra deceduto nella notte tra domenica e lunedì, all’età di 49 anni, nel carcere milanese di Opera, dov'era detenuto in regime di 41bis. (La Stampa)

Quella era una rivolta simbolica, questo era diventato il regno di Cosimo", racconta ancora Saviano Sì, perché Cosimo Di Lauro nasce figlio di re: figlio di Paolo Di Lauro, Ciruzzo ‘o milionario, uno dei narcotrafficanti più importanti del mondo". (Fanpage.it)

Morte di Cosimo Di Lauro: si attendono i risultati di altri esami. Le condizioni di Cosimo Di Lauro, in carcere dal 2005, non erano delle migliori al momento del decesso. Attesa per gli esiti degli esami istologici e tossicologici, che potranno fornire un quadro completo sulle cause del decesso (Grande Napoli)

Farneticava di giorno e ululava di notte, Cosimo Di Lauro, l'ex reggente dell'omonimo clan di Secondigliano, «padre» della prima faida di Scampia, deceduto la notte tra 12 e il 13 giungo scorsi nel carcere milanese di Opera dov'era detenuto al 41bis. (ilmattino.it)