In Messico una sentenza della Corte Suprema depenalizza l’aborto

Corriere della Sera ESTERI

Il giudice ora avrà il potere di ordinare l’aborto», ha detto Alex Ali Mendez, costituzionalista ed esperto di diritti riproduttivi.

La Corte Suprema del Messico ha dichiarato incostituzionale la criminalizzazione dell’aborto.

Una legge rigidissima, che non è stata bloccata dalla Corte Suprema Usa.

Ha definito «controversa» e «polemica» la vicenda, sostenendo di non volersi intromettere in una questione in mano alla Corte Suprema

Ma la sentenza, oltre a stabilire un precedente storico, fissa «criteri obbligatori per tutti i giudici del Paese», che dovranno rispettare quanto deciso dalla Corte Suprema. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre testate

Arturo Zaldivar, presidente della Corte suprema messicana, ha salutato la decisione come "un momento spartiacque" per tutte le donne, soprattutto le più vulnerabili. I gruppi abortisti e le femministe hanno accolto con gioia la decisione della Corte e ora chiedono che l’aborto diventi pienamente legale (provitaefamiglia.it)

Dal primo settembre, per le donne texane, scegliere di interrompere la propria gravidanza è diventato praticamente impossibile, perfino nei casi più estremi. Si tratterebbe di quello verso il Messico delle donne texane che, proprio in questi giorni, hanno subito un attacco senza precedenti al loro diritto di autodeterminazione e alla salute riproduttiva. (comune-info.net)

Una sentenza storica definisce incostituzionale la legge contro l’aborto dello stato di Coahuila e può costituire un precedente per il resto del Messico. Intanto le donne del Texas, soffocate dalla nuova legge che vieta l’aborto, potrebbero recarsi proprio nel confinante stato messicano di Coahuila per esercitare il loro diritto. (LifeGate)

I porti delle celebri località di villeggiatura Cabo San Lucas and San Jose del Cabo sono chiusi. I negozi hanno sigillato le vetrine mentre le autorità hanno esortato gli abitanti a recarsi nei rifugi (LaPresse)