Salis alle europee, fine della sceneggiata. Fratoianni e Bonelli si rimangiano le smentite: la candidiamo

Secolo d'Italia INTERNO

Sì, no, forse. E poi "finalmente" sì (salvo nuovi colpi di scena). Il duo Fratoianni-Bonelli esce allo scoperto, si rimangia le indignate smentite di qualche ora prima e conferma la candidatura di Ilaria Salis alle europee, "in accordo con il papà". Dopo un pomeriggio stop and go la telenovela (Secolo d'Italia)

La notizia riportata su altri giornali

La donna, detenuta in Ungheria con l'accusa di aver pestato a sangue due neonazisti, è al centro della polemica internazionale a causa delle immagini che l'hanno ritratta con le catene a mani e piedi nell'aula del Tribunale di Budapest. (Liberoquotidiano.it)

Questa è l'esclusiva rilanciata questa mattina da Il Foglio, che dà per certo l'inserimento dell'insegnante, ora detenuta in Ungheria, come capolista nel nord ovest. Nel silenzio assoluto, le procedure burocratiche sono state avviate nei giorni precedenti e oggi dovrebbero giungere a compimento: il corpo diplomatico autenticherà la firma per l'accettazione della candidatura. (ilGiornale.it)

Ho sentito oggi voci di una sua candidatura poi smentite. Tuttavia, come ho già in passato ho detto che la politicizzazione della vicenda non aiuta" lo ha detto la premier Giorgia Meloni, parlando con la stampa dopo la riunione del Consiglio Europeo. (Corriere TV)

“Alleanza Verdi e Sinistra in accordo con Roberto Salis ha deciso di candidare sua figlia Ilaria, detenuta in Ungheria, in condizioni che violano gravemente i diritti delle persone, nelle proprie liste alle prossime elezioni europee”. (StrettoWeb)

Ma la sentenza è stata rinviata a maggio, visto che l’aggressore, che era da poco uscito dal carcere è nuovamente stato arrestato e visto che è detenuto nel carcere della Spezia non poteva partecipare all’udienza e ha fatto ricorso al legittimo impedimento. (Il Giornale d'Italia)

La comunicazione di AVS “In queste ore – spiegano Fratoianni e Bonelli in una nota – i gruppi dirigenti nazionali stanno discutendo le modalità di questa scelta che vuole tutelare i diritti e la dignità di una cittadina europea, anche dall’inerzia delle autorità italiane per ottenere una rapida scarcerazione in favore degli arresti domiciliari negati con l’ultima decisione dai giudici ungheresi”. (Livesicilia.it)