La Catalogna domenica al voto. Un test per Sanchez, un test per l'indipendentismo (di B. Craxi)
Prima tornata elettorale significativa per il governo di Pedro Sanchez. Si vota nuovamente nella Catalogna inquieta - attraversata in questo decennio dai miasmi del sogno indipendentista - che prova nuovamente a testare la propria consistenza dopo le turbolenze giudiziarie che l'hanno attraversato. La campagna elettorale ha avuto dei riflessi condizionati dalle vicende nazionali spagnole: Pedro Sanchez ha lasciato con il fiato sospeso non soltanto i socialisti ma la Spagna intera quando si è preso cinque giorni di riflessione dinanzi alle notizie dell’apertura di un’inchiesta che riguardava la sua consorte. (L'HuffPost)
Se ne è parlato anche su altri giornali
I partiti protagonisti di queste elezioni sono tre, nonostante i candidati siano otto in totale. . (Sky Tg24 )
Secondo gli exit poll di Sigma dos per Tve, i socialisti del Psc vincerebbero le elezioni politiche in Catalogna, con 37-40 seggi dei 135 del Parlamento catalano. Gli indipendentisti di Junts per Catalunya sono la seconda forza con 33-36 scranni, davanti a i Esquerra Republicana de Catalunya (Erc), che otterrebbero 24-27 deputati, passerebbe a essere la terza forza politica. (Trentino)
Se le previsioni dovessero essere confermate, per la prima volta all’assemblea catalana accederebbe una formazione indipendentista di ultradestra, sdoganando così una corrente politica che dalla fine del franchismo non ha mai avuto peso politico. (il manifesto)
Il candidato socialista, Salvador Illa, è il grande favorito per le consultazioni del 12 maggio LaPresse (LAPRESSE)
Gliene passano una e la indossa subito. La t-shirt è bianca con il disegno di una capigliatura rossa… (la Repubblica)
Sulla piazza di Barcellona si scontrano non solo i partiti che hanno peso nazionale, ma anche partiti piccoli a livello spagnolo, ma molto forti localmente, che sono importanti stampelle per la fragile maggioranza parlamentare che sostiene il governo di Pedro Sánchez . (il manifesto)
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