Precaria scopre il Coronavirus, la ricercatrice molisana Francesca Colavita sarà stabilizzata

isnews SALUTE

Dall’Istituto ‘Spallanzani’ di Roma, per conto del quale ha fatto l’importante scoperta scientifica. CAMPOBASSO.

Della scoperta fatta dal team dell’Istituto, di cui fanno parte anche Maria Rosaria Capobianchi e Concetta Castilletti, si è parlato infatti in tutto il mondo.

La giovane, 30 anni, dopo una serie di progetti di ricerca in giro per il mondo, era attualmente impegnata allo ‘Spallanzani’ con un contratto da precaria. (isnews)

Su altre fonti

. È stata assunta a tempo indeterminato dall'ospedale Spallanzani la ricercatrice Francesca Colavita, 30enne di Campobasso, che insieme a Concetta Castilletti e Maria Rosaria Capobianchi ha contribuito a isolare il coronavirus all'Istituto nazionale delle malattie infettive. (Il Gazzettino)

Questa cosa l’aspettavo da un po’, sono molto contenta più che altro perché ora posso lavorare in modo tranquillo. a precaria ha contribuito a isolare il coronavirus, ora Francesca Colavita è stata assunta dall’ospedale Spallanzani di Roma (La Repubblica)

Giovane trentenne, Colavita aveva un contratto a tempo determinato quando ha iniziato a lavorare sul coronavirus. Buone notizie per Francesca Colavita, la ricercatrice precaria venuta alla ribalta per avere isolato il coronavirus. (News Mondo)

L'Istituto nazionale per le malattie infettive ha infatti chiesto all'Azienda sanitaria regionale del Molise, ottenendo il nulla osta, di poter attingere alla graduatoria dei vincitori e idonei al concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura di un posto di dirigente Biologo della disciplina di Microbiologia e Virologia che vede la giovane ricercatrice collocata al 17/o posto. (Napoli Magazine)

Un team al femminile quello che aveva raggiunto un importante traguardo nazionale: Maria Rosaria Capobianchi, Francesca Colavita, Concetta Castilletti erano le tre ricercatrici che hanno isolato il coronavirus. (Notizie.it )

L’Istituto Spallanzani ha chiesto di poter procedere all’assunzione “in considerazione della vocazione per la ricerca piuttosto che per l’assistenza, nonché per la lodevole attività professionale che ha assicurato nell’ambito dell’emergenza sanitaria attuale di rilevanza nazionale e internazionale”. (next)