Rissa furibonda in Parlamento: calci e pugni tra i deputati per la legge sugli "agenti stranieri" in Georgia

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Mattinata di tensione tra i banchi del parlamento georgiano a Tbilisi, dove la discussione di una controversa legge ha generato una furibonda rissa tra deputati. All'ordine del giorno c'era l'esame del disegno di legge sugli "agenti stranieri", secondo cui giornali e Ong stranieri finanziati per più del 20% da capitali esteri, dovrebbero essere registrati come "agenti di influenza straniera". Si tratta di un provvedimento molto divisivo, già presentato dal governo lo scorso anno ma ritirato proprio a causa della forte opposizione incontrata. (Today.it)

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Bruxelles – I cittadini della Georgia tornano a invadere le strade di Tbilisi, in protesta contro il nuovo tentativo del partito al potere Sogno Georgiano di far approvare dal Parlamento il controverso progetto di legge sulla ‘trasparenza dell’influenza straniera’ di ispirazione filo-russa prima del ritorno alle urne il prossimo 26 ottobre. (EuNews)

Un membro del partito dell'opposizione in Georgia, Aleksandr Elisashvili, ha dato un pugno in faccia a Mamuka Mdinaradze, segretario esecutivo del partito al potere Sogno Georgiano-Georgia Democratica in Aula. (ilGiornale.it)

Durante un'audizione parlamentare volano pugni, strattoni e spintoni: il parapiglia si scatena e si innesca dopo che un deputato dell'opposizione ha preso a pugni in testa un parlamentare del partito di governo che ha co-sponsorizzato il disegno di legge, provocando una rissa e l'interruzione del live del video. (Tiscali Notizie)

Il tema era la controversa legge sugli agenti stranieri, osteggiata dall'opposizione e non solo. Rissa nel Parlamento georgiano. (L'Unione Sarda.it)

Ma che lunedì ha ricominciato, dopo l’annuncio a sorpresa, il suo … In migliaia sono scesi in strada martedì nella capitale, Tbilisi, per ribellarsi al ritorno della famigerata normativa sugli agenti stranieri proposta dal governo nel marzo del 2023, e ritirata poco prima che le proteste sfociassero in un Maidan georgiano. (la Repubblica)

Una legge che, secondo l'opposizione, verrebbe promulgata per reprimere i dissidenti. La norma della quale si parlava dovrebbe servire per limitare le organizzazioni che agiscono nel Paese seguendo gli interessi di potenze straniere, ma è stata accusata dalle opposizioni di essere in realtà uno strumento contro la società civile ‘dissidente'. (Il Giornale d'Italia)