Anti abortisti nei consultori coi soldi del Pnrr

il manifesto INTERNO

La presenza, sotto mentite spoglie, delle associazioni pro-life nei consultori non è esattamente una novità. Ma a pochi giorni dalla risoluzione votata a Bruxelles per inserire l’aborto tra i diritti fondamentali dell’Ue e per vietare i finanziamenti ai «gruppi anti-genere e anti-scelta», la destra italiana ha pensato bene di rafforzare la mistificazione con la quale da anni le organizzazioni antiabortiste si presentano come formazioni sociali di base a supporto delle donne madri. (il manifesto)

La notizia riportata su altri media

«È gravissimo questo ennesimo assalto alla libertà di scelta della donna: l’emendamento al DL PNRR che apre la strada per la presenza delle associazioni pro-life nei consultori è un ulteriore colpo alla legge 194/1978. (Impresa Italiana)

Sostegno all’inserimento lavorativo per le donne vittime di violenza? Sì, ma soltanto se sfregiate, se sul volto portano i segni. (L'HuffPost)

“Quello che sta facendo il governo è un attacco all’autodeterminazione di tutte le persone”. Così a LaPresse Mari, attivista del coordinamento dei consultori del Lazio, che insieme ad altre associazioni, tra cui “Non una di meno”, ha organizzato un sit-in all’esterno di Montecitorio per protestare contro l’emendamento proposto da Fratelli d’Italia all’interno del decreto Pnrr che prevede il coinvolgimento di movimenti Pro Life nei consultori, a discrezione delle Regioni. (Il Sole 24 ORE)

“Non abbiamo nessuna intenzione di entrare nei consultori, perché il nostro ambito di azione è la sensibilizzazione pubblica e l’influenza politica con campagne nazionali. (provitaefamiglia.it)

Le questioni di coscienza non sono posizioni di partito. Mai stata idea del Governo cambiare la legge 194." Ha dichiarato Antonio Tajani, leader di Forza Italia, durante una conferenza stampa. (Tiscali Notizie)

Il governo Meloni vuole garantire libero accesso ai consultori alle organizzazioni contro l'aborto, scorrettamente chiamate pro-vita o pro-life, e, soprattutto, intende anche finanziarle attivamente con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), sottraendo risorse alla sanità pubblica. (WIRED Italia)