Pulp Fiction: 30 anni fa cambiò il cinema, ancora oggi non ha rivali

Pulp Fiction, opera seconda di Quentin Tarantino, compie oggi trent’anni. Presentato il dodici maggio 1994 al Festival di Cannes, il film del regista statunitense iniziò il suo percorso spaccando la critica mondiale, per poi vincere la Palma d’oro, ottenere il premio Oscar alla “miglior sceneggiatura” ed entrare, fin dalla sua prima distribuzione nelle sale, nel novero delle opere leggendarie dell’arte di cui tutti noi siamo innamorati. (CiakClub)

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Era il 21 maggio 1994 quando Pulp fiction fu proiettato per la prima volta sul grande schermo. E non uno qualunque: fu presentato al Festival di Cannes, dove due giorni dopo la giuria presieduta da Clint Eastwood gli assegnò la Palma d'oro (la Repubblica)

Trattandosi di commentare uno dei temi più belli della storia della poesia europea, la unione tra musica e verso realizzata dai “cantori’ d’amore” medievali, i trovatori, i propagatori, al pari dei padri benedettini, dell’idioma identitario europeo, ci siamo goduti un concerto breve, ma significativo nei temi svolti. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Trent'anni di Pulp Fiction, trent'anni del film più importante degli anni ‘90, di un vero e proprio asse attorno a cui ruota una rivoluzione che, a dispetto del tempo, della trasformazione del mercato, degli spettatori, della stessa settima arte, ancora oggi è viva e vegeta. (WIRED Italia)

Pulp Fiction compie 30 anni, 7 curiosità sul cult di Tarantino ROMA – Le strade di iconici personaggi legati al crimine si incrociano in ‘Pulp Fiction’: un killer si innamora della moglie del suo capo, due sicari discutono di massaggi ai piedi e panini, un pugile mente a un capo banda e una coppia rapina una caffetteria che va rapidamente fuori controllo. (Dire)

Presentato al Festival di Cannes e premiato con la Palma d’Oro, Pulp Fiction racconta la storia di due sicari che intrecciano le loro vite con un pugile e una donna meravigliosa. Quentin Tarantino è sicuramente uno dei registi più amati dal pubblico del grande schermo per la sua attitudine visionaria, capace di creare veri e propri capolavori che rimangono indelebili nonostante il passare degli anni. (DiLei)

C’è un momento molto preciso che ha fatto la Storia del cinema postmoderno (sì, si dice così). “Credevamo di ricevere al limite una sorta di riconoscimento speciale, ad esempio per il miglior ensemble”, avrebbe poi raccontato il produttore di Pulp Fiction Lawrence Bender, ricorda l’Hollywood Reporter. (Rolling Stone Italia)