Il confine verde - Recensione: crisi e frontiere - Venezia 2023

#articoli Il confine verde è il film del grande ritorno di Agnieszka Holland in concorso a Venezia: la veterana polacca mancava nella competizione principale lagunare dal lontano 2002. Ottenere ancora la una profilazione così prestigiosa è senz'altro un riconoscimento di livello per una regista con alle spalle oltre cinquant'anni di Cinema e numerose vite artistiche. Il primo aspetto che colpisce de Il confine verde è il passaggio al bianco e nero, dopo una panoramica iniziale sulla foresta Dopo una carriera vissuta da trasformista, Il confine verde segna però anche il ritorno di Agnieszka Holland al Cinema di grande impegno politico e sociale. (CineFacts)

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Morire mille volte. Lo canta il rapper francese Youssoupha alla fine del film di Agnieszka Holland “Green Border” che racconta il dramma dei respingimenti dei profughi africani e mediorientali sul “confine verde” (circondato da foreste) tra Bielorussia e Polonia. (La Nuova Venezia)

Oltre che con Matteo Garrone ne "Io Capitano, il tema dei migranti arriva in Concorso a Venezia anche grazie alla regista polacca Agnieszka Holland che in "Green Border" (Il confine verde) racconta in bianco e nero il dramma umano di chi dal Medio Oriente e dall'Africa tenta di raggiungere l'Europa attraverso il confine tra Bielorussia e Polonia, finendo per diventare quasi "pedina" di un gioco politico tra promesse di ingressi facili e respingimenti dei due paesi. (Libero Tv )

– Nell’ambito del Festival del Cinema di Venezia, la regista polacca Agnieszka Holland ha presentato il suo ultimo film, “The Green Border”, un potente dramma che getta luce sulla crisi dei migranti e sulla situazione al confine tra Polonia e Bielorussia. (Stranieri in Italia)

Dalla prospettiva italiana, l’emergenza migranti è soprattutto una questione di mare: la tratta Mediterranea, i suoi morti e i suoi orrori sono un tema politico e sociale all’ordine del giorno, esplorato qui alla Mostra del Cinema di Venezia 2023 da Matteo Garrone e il suo Io Capitano. (Best Movie)

Ogni tentativo fallito di raggiungere l’Europa è come morire. “Mourir mille fois”. (Il Mattino di Padova)

Agnieska Holland fa i nomi e ha anche le prove. Il suo Green border (presentato in Concorso alla Mostra 2023) è un atto d’accusa dolente e senza possibilità di fraintendimento, un film che racconta il presente e lascia lo spettatore spesso - drammaticamente - senza fiato. (Il Cittadino)