Assange e dintorni. Iacona: "L'Occidente ha il dovere di essere diverso da conclamate dittature"

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L’Alta Corte del Regno Unito decide, sostanzialmente, di non decidere. Eppure, già il fatto che sia stata accolta la richiesta d’Appello presentata dalla difesa di Julian Assange costituisce un motivo di soddisfazione. Sappiamo, infatti, cosa rischi il giornalista australiano, fondatore di WikiLeaks, in caso di estradizione negli Stati Uniti. E sappiamo anche che rimane nel … (articolo21)

Ne parlano anche altre testate

Milano, presidio per Julian Assange in Piazza Liberty 26 marzo 2024 (Il Sole 24 ORE)

L'ultima carta di una partita lunghissima che potrebbe consentire a Julian Assange di sfuggire all'estradizione negli Stati Uniti - che da quasi 15 anni danno la caccia al giornalista australiano e cofondatore di WikiLeak per aver diffuso documenti top secret del Pentagono e del Dipartimento di Stato contenenti rivelazioni imbarazzanti - la gioca l'Alta Corte di Londra consentendo ad Assange di presentare un nuovo ricorso contro l'estradizione. (ilGiornale.it)

Il giornalista australiano e cofondatore di WikiLeaks, 52enne, è stato incriminato negli Stati Uniti per 17 capi di accusa. I due giudici dell’Alta corte britannica pronunceranno il verdetto, nel quale si chiarirà se sarà riaperto il processo oppure se sarà negato ogni ulteriore ricorso che quindi aprirà la strada all’estradizione negli Stati Uniti. (Corriere TV)

L’ex segretario del Labour, Jeremy Corbyn, il politico inglese che non ha mai fatto mancare il suo appoggio ad Assange e alla sua denuncia dei crimini di guerra degli Usa, ieri ha commentato così la decisione dell’Alta Corte. (Il Fatto Quotidiano)

La pubblicazione da parte sua nel 2010 di un cospicuo faldone di documenti diplomatici statunitensi riguardanti le guerre in Iraq e in Af… (La Stampa)

L’Alta Corte di Londra ha concesso ieri a Julian Assange la possibilità di presentare un ulteriore appello alla giustizia britannica contro la sua estradizione negli Stati Uniti. Ma solo in apparenza. In realtà, i giudici rimandano la loro decisione definitiva al 20 maggio, cioè: Dopo aver studiato le garanzie per i diritti umani di Assange, che gli USA dovranno presentare entro il 16 aprile; (L'INDIPENDENTE)