Aleppo, cristiani e musulmani insieme dopo il terremoto

Corriere della Sera ESTERI

Di Jacopo Storni Pregano un Dio diverso ma lo fanno insieme. Meno di dieci bagni per mille persone, si dorme anche nelle panche della cappella. In molti indossano ancora il pigiama che avevano durante la fuga Nel monastero riecheggia un salmo: «Il Signore è il mio pastore». I fedeli si avvolgono nelle coperte e recitano ancora: «Anche se vado per una valle oscura, non temo alcun male, perché tu sei con me. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il cardinale Mario Zenari, nunzio apostolico in Siria, ha visitato oggi un centro sfollati ad Aleppo, in Siria, dove la fondazione Avsi sta fornendo aiuti alle persone rimaste senza casa dopo il sisma che lunedì scorso ha devastato il nord del Paese. (il Dolomiti)

A dirlo è Fra Bahjat Elia Karakach, frate francescano impegnato come parroco della comunità latina di Damasco e di Aleppo, e con la Custodia di Terra Santa nella tutela delle popolazioni – non solo cristiane – presenti sul territorio siriano. (Il Primato Nazionale)

Federico Piana- Città del Vaticano Condomini crollati con dentro gli abitanti, morti ovunque, circa duemila edifici pericolanti, nulla ad Aleppo è più sicuro. (Vatican News - Italiano)

Dopo anni di distruzione e morte causati dalla guerra civile, la città siriana di Aleppo è stata ulteriormente devastata dal violento terremoto del 6 febbraio, che finora ha causato oltre 23mila morti tra la Siria settentrionale e la Turchia meridionale. (Il Sole 24 ORE)

Aziz Ali, delegato in Siria della ong Terre des Hommes, ha girato una video-testimonianza in una delle scuole di Aleppo usate per accogliere le persone sfollate dopo il terremoto. “Qui, in questa stanza, ci sono donne e bambini accampati. (Il Fatto Quotidiano)

La rete di aiuto della Caritas (Corriere della Sera)