Coronavirus, l’Unione Europea chiude i confini a tre nazioni

Inews24 ESTERI

Coronavirus, l’Unione Europa chiude le frontiere dai luoghi a rischio.

Coronavirus, frontiere chiuse per tre nazioni che entrano nella ‘black list’ dell’Europa.

Si tratta di tre Paesi che non stanno riuscendo a gestire l’emergenza da Covid-19.

Del resto sono oltre 2 milioni e mezzo di positivi negli USA, oltre uno in Brasile e più di 600 mila in Russia.

Coronavirus, l’Europa chiude a tre Paesi esteri. (Inews24)

Se ne è parlato anche su altre testate

Bruxelles sta infatti pensando di congelare i voli dagli Usa, rinnovando il blocco delle frontiere per i turisti. Sia per gli Usa, che accolgono ogni anno in media 10 milioni di europei, che per l’Ue dove arrivano solitamente 15 milioni di statunitensi. (Cronachedi.it - Il quotidiano online di informazione indipendente)

IPA Coronavirus, l'Ue pronta a vietare l'ingresso ai viaggiatori americani e da altri Paesi a rischio. L'Europa è pronta a vietare l'ingresso dei viaggiatori americani e di quelli dei Paesi ancora a rischio Covid-19 quando, dal primo luglio, saranno riaperti i confini del Vecchio Continente. (Notizie - MSN Italia)

Per il resto pesa l'assenza di turismo dagli Stati Uniti e dal Regno Unito e si vive alla giornata". (ITALPRESS) – La riapertura parziale delle frontiere dell'Unione europea, a partire dall'1 luglio, potrebbe danneggiare alcuni settori economici del nostro Paese, a cominciare dal Turismo. (Il Cittadino on line)

Sono però due le liste e c'è anche quella dei "no": restano fuori Stati Uniti, Brasile, Messico, Turchia e Israele Per ora, nell'elenco non ancora definitivo, ok ad Australia, Canada, Giappone, Nuova Zelanda, Uruguay e Cina (quest’ultima a determinate condizioni). (Sky Tg24 )

Iniziata giovedì a Bruxelles, la riunione del Coreper (il Comitato dei Rappresentanti permanenti alla Ue) è proseguita venerdì fino alle 22:30. Tanto che all’inizio la lista dei «buoni» era addirittura più lunga di quella dei «cattivi»: 54 contro 47. (Sostenitori delle Forze dell'Ordine)

La riapertura parziale delle frontiere dell'Unione europea, a partire dall'1 luglio potrebbe danneggiare alcuni settori economici del nostro Paese, a cominciare dal Turismo. Per il resto pesa l'assenza di turismo dagli Stati Uniti e dal Regno Unito e si vive alla giornata". (Giornale di Sicilia)