Uccise il figlio perché piangeva e la madre che l’accusava di essere un’assassina, definitiva la condanna a 27 anni per Giulia Stanganini

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Uccise il figlio di tre anni, Adam, e la madre. Per Giulia Stanganini è stata confermata dalla Cassazione la sentenza d’appello a 27 anni. Il matricidio avvenne nell’aprile del 2020, in pieno lockdown, a Genova. Il corpo di Loredana Stuppazzoni fu smembrato e nascosto. La donna si presentò in Questura e raccontò di aver fatto a pezzi la madre. Successivamente le fu contestato l’infanticidio (22 novembre 2019 ) confessato a una compagna di cella. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altre testate

In fase di indagini preliminari Stanganini venne sottoposta a due perizie: l'ultima concluse che la donna era capace di intendere e volere al momento degli omicidi e parzialmente inferma quando fece a pezzi la madre. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La Cassazione ha confermato la sentenza d'appello per Giulia Stanganini, accusata di aver ucciso a Genova nel 2019 il figlioletto di tre anni e poi anche la madre Loredana Stuppazzoni. (Fanpage.it)

Alla polizia era toccato recuperare… Quando una sera si era presentata in Questura a Genova dicendo: «Ho trovato mia mamma impiccata, ho fatto a pezzi il corpo». (La Repubblica)

L’atrocità di questo duplice delitto, è dato dal fatto che, la nonna aveva capito che il bambino era stato assassinato dalla madre, così, decise di denunciarla. Questo fatto portò Giulia a compiere un atto sanguinoso nei confronti della madre, smembrando il suo corpo e successivamente nascondendo le prove. (Il Giornale d'Italia)

Dichiarata seminferma di mente Giulia Stanganini condannata a 27 anni (Virgilio Notizie)

In primo grado le era stato inflitto l'ergastolo ed era stata riconosciuta capace d'intendere. Il duplice omicidio è avvenuto a Genova nel novembre del 2019. (Today.it)