Zelensky, 'la Cina può davvero contribuire alla pace'

Il Messaggero Veneto ESTERI

"Stiamo lavorando attivamente per garantire che il primo vertice globale sulla pace di giugno (in Svizzera) produca risultati. Sono grato a tutti i leader e agli Stati che hanno espresso la loro volontà di parteciparvi nell'ultima settimana", "in particolare ringrazio il cancelliere tedesco Olaf Scholz per la sua leadership e la comunicazione internazionale su questo tema, nonché per i segnali che abbiamo ricevuto da Pechino (Il Messaggero Veneto)

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Il presidente Xi Jinping ha ricevuto a Pechino Olaf Scholz, che vestiva i panni formali del cancelliere tedesco e quelli informali di capo della diplomazia Ue. (Il Fatto Quotidiano)

Tuttavia, è emersa una (Adnkronos)

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz torna a Berlino dopo un lungo ma infruttuoso viaggio in Cina: il presidente Xi e il premier Li non hanno accolto le sue richieste, contestandolo apertamente. Il più lungo viaggio mai effettuato in Cina da quando è cancelliere non ha portato fortuna a Olaf Scholz, che torna a casa a mani vuote e con la doppia umiliazione infertagli dal presidente Xi e dal premier Li che non solo non hanno accolto le sue rimostranze sulla concorrenza non equa, sulla sovrapproduzione industriale cinese e sul dumping ma hanno tentato di spiegargli che lui i suoi amici americani hanno torto su tutto. (Start Magazine)

La visita di tre giorni del Cancelliere tedesco Olaf Scholz in Cina, salutata da Pechino come un successo, potrebbe aver messo a nudo le divisioni dell’Unione Europea su come impegnarsi con la Cina e quasi sicuramente scatenerà delle discussioni al suo ritorno. (Scenari Economici)

Si è chiusa ieri la visita di Olaf Scholz in Cina. Con al seguito i dirigenti di varie grandi multinazionali tedesche, il cancelliere ha ribadito l’importanza dei rapporti con Pechino, così come lo aveva fatto quando era stato il primo leader europeo a recarvisi dopo la pandemia di COVID-19. (Contropiano)

La stessa Russia ha risposto con un categorico niet. Ricevendo non poche critiche, anche all'interno della Confederazione ma soprattutto all'esterno. (Corriere del Ticino)