Iran, prima condanna a morte di un manifestante

Il Faro online ESTERI

Teheran – L’Iran ha annunciato di aver giustiziato il primo prigioniero ufficialmente condannato per un presunto crimine in seguito alle proteste organizzate nel Paese dopo la morte della giovane donna curda Mahsa Amini, che si trovava in custodia della polizia iraniana per non avere indossato correttamente il suo hijab. Il prigioniero, Mohsen Shekari, è stato condannato per aver ferito “intenzionalmente” una guardia di sicurezza con un lungo coltello e bloccato una strada nella capitale, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa Tasnim, ed è stato impiccato questa mattina. (Il Faro online)

Ne parlano anche altre fonti

L’agenzia di stampa Mizan ha identificato l’uomo giustiziato come Mohsen Shekari Foto dall'archivio, Teheran, Iran. In Iran le proteste sono esplose dallo scorso 16 settembre per la morte della 22enne Mahsa Amini. (LaPresse)

Sono 11 finora le persone condannate a morte per le proteste iniziate a metà settembre, nella quali sono morti almeno 475 manifestanti e 61 membri dei servizi di sicurezza. (Today.it)

Secondo l'agenzia giudiziaria, il verdetto preliminare è stato emesso il 1° novembre dal Tribunale rivoluzionario di Teheran e l'appello è stato respinto dalla Corte suprema il 20 novembre, rendendo la sentenza esecutiva. (RSI.ch Informazione)

La Repubblica islamica ha avviato trattative con i suoi alleati venezuelani per organizzare l'asilo per i funzionari del regime e le loro famiglie nel caso in cui la situazione si aggravi e aumenti la possibilità di un cambio di regime: lo hanno riferito fonti diplomatiche occidentali a Iran International English che ha rilanciato la notizia su Twitter. (L'HuffPost)

La magistratura della Repubblica islamica ha annunciato che Mohsen Shekar, arrestato durante le proteste, è stato giustiziato: è la prima sentenza di morte eseguita per un manifestante, come riporta BBC Persia. (Corriere del Ticino)

stato accusato di aver bloccato una strada, di disordini, di aver ferito intenzionalmente un ufficiale durante il servizio. (RagusaNews)