Spesa online, fortunato chi ci riesce: la prova dei big nell'era del coronavirus
E un problema lo è davvero, perché la possibilità di recapitare la spesa a domicilio è una ulteriore misura di prevenzione del contagio del coronavirus.
Spesa online, fortunato chi ci riesce: la prova dei big nell’era del coronavirus La grande distribuzione si è fatta trovare impreparata alla sfida della spesa online ai tempi dell'emergenza sanitaria di Alessandro Longo. (Ansa). 4' di lettura. La grande distribuzione si è fatta trovare impreparata alla sfida della spesa online ai tempi dell'emergenza sanitaria. (Il Sole 24 ORE)
Ne parlano anche altre testate
Il personale sanitario e i volontari avranno la precedenza, potendo così accorciare i tempi della spesa. Medici, infermieri e volontari uniti dall’obiettivo di sconfiggere il coronavirus. (Money.it)
All’ingresso dei punti vendita le guardie giurate sono dotate di termoscanner: puntano l’apparecchio per pochi secondi sul volto delle persone per essere certi che non ci abbiano la febbre, uno dei sintomi del coronavirus (tvprato.it)
I più fortunati, però, riescono a trovare qualche finestra libera per la consegna ma anche a distanza di qualche settimana. Nell’era Coronavirus sempre più persone cercano di fare la spesa online per evitare contatti ma la grande distribuzione si è fatta ritrovare impreparata da tale sfida. (Investire Oggi)
In alcune catene di supermercati sono quindi partiti i controlli all’ingresso per misurare la febbre dei clienti. I primi controlli sono scattati in Lombardia, la regione più colpita dal coronavirus. (Money.it)
E in diversi punti vendita, come l'Esselunga, da qualche giorno viene misurata anche la temperatura corporea dei clienti che devono entrare.Video Paolo Migliavacca (La Stampa)
Al personale Ronda, del gruppo Fidelitas, è stato raccomandato di pulire con alcool il dispositivo di rilevazione periodicamente, in modo da garantire adeguate condizioni igieniche. Una tutela in più per i dipendenti ed una garanzia maggiore per i clienti. (L'Arena)