De' Longhi fa shopping negli Stati Uniti, firma con Capital Brands per 420 milioni

il Corriere delle Alpi ECONOMIA

Con questa transazione, gli Usa diventano il primo mercato per Dè Longhi, con un fatturato aggregato superiore a 500 milioni di dollari. TREVISO.

Con questa transazione, gli Stati Uniti diventano il primo mercato per Dè Longhi, con un fatturato aggregato superiore a 500 milioni di dollari.

Capital Brands stima per il 2020 ricavi netti in crescita a circa 290 milioni.

Sono i frullatori che fanno impazzire gli americani, e sono il marchio numero uno dei frullatori compatti, la società acquisita stima per il 2020 ricavi netti in crescita a circa 290 milioni. (il Corriere delle Alpi)

La notizia riportata su altri giornali

La società ha firmato un accordo con Centre Lane Partners per rilevare Capital Brands, società californiana fondata nel 2003, con sede a Los Angeles, che sviluppa prodotti nel settore della nutrizione ad uso domestico, commercializzati in oltre 100 mercati in tutto il mondo con i marchi Nutribullet e Magic Bullet, e ideatrice del segmento dei personal blenders, una sorta di frullatori compatti. (la Repubblica)

Chi è Capital Brands: la società acquisita da De’ Longhi. Fondata nel 2003 e con sede a Los Angeles (quindi oltre 100 anni dopo rispetto al gruppo De’ Longhi), Capital Brands sviluppa prodotti nel settore della nutrizione ad uso domestico, commercializzati in oltre 100 mercati in tutto il mondo con i marchi Nutribullet e Magic Bullet. (Forbes Italia)

e' Longhi strizza l'occhio ai giovani consumatori salutisti e con 420 milioni di dollari pronta cassa si mangia Capital Brands. IN CRESCITA Il gruppo De' Longhi, tra i principali operatori globali nel settore del piccolo elettrodomestico, ha chiuso i primi nove mesi del 2020 con 1,475 miliardi di ricavi (+ 13%) e un utile netto adjusted di 110,4 milioni, + 46,3%. (Il Gazzettino)

Oggi De’ Longhi, che controlla i marchi Kenwood, Braun e Ariete, è leader mondiale nelle macchine per il caffè, anche grazie a un’alleanza strategica con Nespresso nel 2004. Con questa operazione gli Stati Uniti diventano il primo mercato per il gruppo veneto, con un fatturato aggregato superiore a 500 milioni di dollari. (Corriere della Sera)