Chi sbaglia paga: la riforma della giustizia è buona perché non piace all’Anm

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Separazione delle carriere, la possibilità di due concorsi diversi per giudici e pm, un’Alta corte a cui verrebbero deferiti i magistrati che sbagliano, ovvero un organo esterno ai due Csm. Sono questi, in estrema sintesi, i punti salienti della riforma della giustizia sulla quale il governo sta lavorando tra polemiche, proclami, passi in avanti e salti indietro. Una riforma che, in verità, deve ancora arrivare a Palazzo Chigi e che non è presente all’ordine del giorno del pre-consiglio di domani mattina, che precederà il Consiglio dei Ministri del pomeriggio. (StrettoWeb)

La notizia riportata su altri giornali

«Sono nettamente contrario - ha detto ancora - e lo ero già quando è stata resa facoltativa la denuncia con la precedente riforma». Lo ha detto il procuratore di Napoli Nicola Gratteri rispondendo alla domanda di un giornalista circa l'attenuazione dell'obbligatorietà dell'azione penale. (ROMA on line)

È questo il cronoprogramma imposto da Giorgia Meloni anche per mettere fine alle voci incontrollate e spesso imprecise sui punti chiave del provvedimento: dalla separazione delle carriere tra giudici e pm, alla obbligatorietà dell'azione penale, per finire con la sottrazione al Consiglio superiore della magistratura delle funzioni disciplinare a carico delle toghe, esercitate in questi anni in modo che un ex Csm come Antonio Leone, nell'intervista qua sotto, non esita a definire «ridicolo». (ilGiornale.it)

«Il nostro invito resta fermo perché il congresso è la sede ottimale per il confronto che… «Finora ho ricevuto solo il preannuncio di una chiamata». (la Repubblica)

A quanto si apprende dall'associazione, il Guardasigilli parteciperà inoltre come ospite il prossimo 11 maggio a Palermo al congresso dell'Anm, dove era stato invitato dalla stesso sindacato delle toghe. (Il Messaggero Veneto)

A margine della conferenza stampa, il procuratore Nicola Gratteri è intervenuto su alcuni temi delle riforme di legge previste in materia di giustizia. (ilmattino.it)

Lo ha detto Nicola Gratteri, procuratore di Napoli, che ha lamentato la "pressione psicologica" che oggi vivono i magistrati. (Fanpage.it)