Barbareschi e le attrici molestate, il Pd: "La Rai blocchi il suo programma". La replica: "Contro di me censura preventiva"

Continuano le accuse del Pd alla nuova era Rai. Dopo l'esposto dei dem sul caso di RaiNews24 che ieri ha trasmesso in diretta, in versione integrale, il comizio di Meloni, Salvini e Tajani a chiusura della campagna per le Comunali di Catania, ora dal partito di Elly Schlein arriva, perentoria, la richiesta di bloccare la seconda stagione della trasmissione di Luca Barbareschi. Un appello contenuto nella lettera che i consiglieri Rai hanno inviato al Cda di Viale Mazzini auspicando lo stop immediato al nuovo programma In barba a tutto su Rai3 condotto dall'attore che, in un'intervista rilasciata a Repubblica nelle scorse settimane, ha sostenuto: "Le attrici che denunciano le molestie cercano solo pubblicità". (la Repubblica)

Ne parlano anche altre fonti

Condividi la notizia: Il conduttore nella bufera perché aveva che: “le attrici che denunciano molestie cercano pubblicità” - La replica: “È censura preventiva” (Tuscia Web)

Bria e Laganà citano l’intervista a Repubblica del 9 maggio scorso in cui l’attore e produttore (ed ex deputato di Alleanza nazionale) ha affermato che “‘le attrici che denunciano molestie cercano pubblicità“, riferendosi ad Amleta, l’associazione che contrasta la disparità e la violenza di genere nel mondo dello spettacolo. (Il Fatto Quotidiano)

“Io difendo le donne. Chi mi accusa cerca solo pubblicità” . (ilGiornale.it)

Luca Barbareschi è uno di quei personaggi che la sinistra vorrebbe fuori dalla Rai perché ha espresso apprezzamento nei confronti di Giorgia Meloni. L’attore ed ex deputato è invece stato ospite di Mara Venier a Domenica In, dove ha parlato della carriera, della famiglia e dei figli. (Liberoquotidiano.it)

Ma nel consiglio di amministrazione non a tutti sono andate giù le parole di Barbareschi sulle denunce per molestie delle attrici – che «servono solo a farsi pubblicità», aveva detto in un’intervista a Repubblica – così, passati i delicati giorni di nomine dei direttori di testata, i consiglieri Francesca Bria (Pd) e Riccardo Laganà (dipendenti Rai) avrebbero fatto arrivare alla presidente del cda della Rai, Marinella Soldi, la richiesta di bloccare il programma. (Open)

«Sono seccato da queste polemiche sterili sul mio nome, forse qualcuno vuole farsi pubblicità a mie spese, come succede da quando ho aperto bocca per la prima volta. Due consiglieri della Rai — Francesca Bria (Pd) e Riccardo Laganà (dipendenti) — hanno chiesto alla presidente Marinella Soldi di bloccare la seconda edizione del suo programma «In Barba a tutto» prevista su Rai3. (Corriere Roma)