Giustizia, Santalucia (Anm) a Nordio: «Ci teniamo l'indipendena che abbiamo»

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«La separazione delle carriere non è funzionale a garantire la terzietà del giudice, ma appare uno strumento per indebolire in modo sostanziale il ruolo del pubblico ministero e lascia presagire che venga agitata come strumento di ritorsione e minaccia nei confronti della magistratura». E' quanto afferma il documento finale del congresso dell'Anm. Il presidente dell'associazione dei magistrati Giuseppe Santalucia si rivolge al ministro Carlo Nordio: «Ci teniamo l'indipendenza che abbiamo già». (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altri giornali

Santalucia (Presidente Anm): “Congresso e unità magistratura dopo mesi di ingiustificate polemiche" 12 maggio 2024 (Il Sole 24 ORE)

“Grazie dell’invito e del vostro applauso. E infatti il ministro della Giustizia ci ha tenuto a sottolinearlo come prima cosa. (Il Fatto Quotidiano)

È la stessa dichiarazione di Bordeaux che prevede una netta distinzione tra pubblico ministero e giudice. Carlo Nordio interviene al congresso dell’Associazione nazionale magistrati e conferma che il governo di Giorgia Meloni intende varare la separazione delle carriere dei magistrati. (Il Fatto Quotidiano)

Davanti alla platea dei magistrati riunita al Teatro Massimo di Palermo, Nordio - in cattedra in solitaria - non si è però tirato indietro. Né il pasillo de honor tributato a Sergio Mattarella venerdì, né la tribuna messa a disposizione del padrone di casa Giuseppe Santalucia. (ilmessaggero.it)

"Sulla giustizia finora abbiamo visto soprattutto interventi propagandistici. Non amo commentare indiscrezioni e interviste, ma quanto anticipato sulla separazione delle carriere vede la nostra ferma contrarietà in quanto non incide sui problemi reali del sistema giustizia e sottomette i pm al potere esecutivo: in nessun modo possiamo rinunciare all'obbligatorietà dell'azione penale". (La Provincia di Cremona)

I magistrati, in primo luogo, non dovrebbero ammonire – meno che mai preventivamente – chili critica: stiamo parlando di funzionari dello Stato che già dispongono dell’immenso potere di limitare la libertà altrui, e che a maggior ragione dovrebbero attenersi a una speciale continenza espressiva, stando rigorosamente fuori dalla polemica politica. (Liberoquotidiano.it)