Le minacce dei criminali e la calibro 38 sotto il cuscino: la ricostruzione del colpo (fallito) a Longuelo

Prima Bergamo INTERNO

Sono con molta probabilità due "trasfertisti" i giovani albanesi arrestati dalla polizia per la tentata rapina di sabato 27 aprile, alle 21.30, alla villetta di Longuelo, dove il proprietario di casa, un ex finanziere 85enne, ha risposto alla minaccia facendo fuoco con la sua pistola. Uno dei due criminali è rimasto ferito e la reazione, per loro inaspettata, li ha fatti fuggire, ma sono stati poi arrestati. (Prima Bergamo)

Ne parlano anche altri media

«Sono sempre stato un tipo pacato, ma istintivo. In quel momento ho pensato a mia moglie e al mio nipotino di 6 anni». (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)

Ha sorpreso i ladri in casa sua e ha fatto fuoco ferendone uno. E ora quest'uomo di 85 anni racconta tutto in un'intervista al Corriere spiegando come sono andate davvero le cose: "lle 20.45 sono andato a letto per vedere la partita, ma ero troppo stanco e mi sono addormentato. (Liberoquotidiano.it)

– Rivive la scena. Ripercorre l’incubo, con una premessa: "Ho sparato (un colpo con la Smith&Wesson calibro 38 regolarmente detenuta, ndr) per far allontanare i due. (IL GIORNO)

E se quello rimasto ferito non si fosse mosso, non sarebbe stato colpito neppure di striscio. Sparo da decenni al poligono con la mia calibro 38 e in quegli istanti ho avuto paura. (L'Eco di Bergamo)

C'è chi lo osanna per quello che ha fatto, ma la sua "eroicizzazione" proprio non ci sta: potrebbe aver commesso anche il reato di eccesso di legittima difesa. (Fanpage.it)

Loro sono in carcere per rapina aggravata. Uno di loro è stato ferito al collo di striscio. (Open)