PrecedenteCygnus X-1, un buco nero in crescita

«Il buco nero nel sistema Cygnus X-1 – spiega Ilya Mandel della Monash University, uno degli autori dello studio – è nato come una stella di circa 60 volte la massa del Sole ed è collassato decine di migliaia di anni fa.

Cygnus X-1 sorvegliato speciale.

Secondo quanto è emerso dalla ricerca, il buco nero sarebbe più massiccio di quanto ipotizzato in precedenza.

Gli astronomi hanno utilizzato il Very Long Baseline Array – una rete di radiotelescopi sparsi in tutto il territorio statunitense – e una nuova tecnica per misurare le distanze nello spazio per osservare Cygnus X-1. (Global Science)

La notizia riportata su altri media

Scoperto nel 1964, Cygnus X-1 fu al centro di una scommessa tra il celebre cosmologo Stephen Hawking e Kip Thorne, premio Nobel per la Fisica nel 2017 per la scoperta delle onde gravitazionali. Maggiori informazioni sulle caratteristiche di questo buco nero arriveranno dal più grande radiotelescopio al mondo, lo Square Kilometre Array (Ska), una rete di parabole in costruzione tra l’Australia e il Sudafrica (Giornale di Sicilia)

Credits: Icrar. Il team di astronomi ha osservato il sistema Cygnus X-1 per sei giorni, studiando l’orbita del buco nero intorno alla stella. Quello che si è scoperto è che il sistema Cygnus X-1 è in realtà molto più lontano di quanto si pensasse (AerospaceCuE)

Un team internazionale di scienziati afferma che la massa del primo buco nero rilevato è molto più grande di quanto si pensasse in precedenza. La scoperta rende Cygnus X-1 il buco nero più massiccio mai scoperto senza l'uso di onde gravitazionali. (Sputnik Italia)

Questo metodo ha permesso di scoprire che Cygnus X-1 è molto più lontano di quanto pensassimo: non 6100 bensì oltre 7200 anni luce. Un team di astronomi guidato da James Miller-Jones dell’Icrar ha osservato Cygnus X-1 (un sistema che ospita il primo buco nero mai confermato) con il Very Long Baseline Array. (Media Inaf)