Secondo la Cassazione, Carola Rackete non doveva essere arrestata

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— Carola Rackete (@CaroRackete) January 17, 2020. In un secondo momento, Alessandra Vella, gip di Agrigento, aveva deciso di non procedere alla convalida dell’arresto, in quanto la Rackete avrebbe “adempiuto a un dovere”, scriminante per non procedere sul caso.

“Non conosciamo ancora le motivazioni ma adesso sappiamo con certezza che avevamo ragione noi: Carola Rackete non andava arrestata” ha detto all’Adnkronos l’avvocato Leonardo Marino, legale della comandante tedesca. (Wired Italia)

Se ne è parlato anche su altri media

La Corte di Cassazione ha infatti respinto il ricorso della Procura di Agrigento contro l’ordinanza che lo scorso luglio aveva rimesso in libertà la comandante della nave della Ong Sea Watch 3. IL DISSEQUESTRO DELLA NAVE – Lo scorso 19 dicembre la nave Sea Watch 3 era stata dissequestrata dal tribunale civile di Palermo dopo il ricorso dell’omonima Ong tedesca. (Il Riformista)

"Avevamo ragione noi, Carola Rackete non andava arrestata". "Non conosciamo ancora le motivazioni ma adesso sappiamo con certezza che avevamo ragione noi: Carola Rackete non andava arrestata", ha detto all'Adnkronos l'avvocato Leonardo Marino, legale della comandante tedesca. (Today)

È stato respinto dallail ricorso della Procura dicontro l'ordinanza che lo scorso 2 luglio ha rimesso in libertà, la comandante della nave Sea-Watch 3 approdata a Lampedusa forzando il blocco. (Leggo.it)

È stato legittimo il no del gip di Agrigento all’arresto della comandante della Sea Watch, Carola Rackete. Lo ha detto all’Adnkronos l’avvocato Leonardo Marino, legale di Carola Rackete, la capitana della nave Sea watch, commentando la decisione della Cassazione di rigettare il ricorso della Procura di Agrigento contro la scarcerazione della comandante tedesca. (L'HuffPost)

Secondo il Gip di Agrigento Alessandra Vella, che lo scorso due luglio non ha convalidato l'arresto di Carola Rackete, la misura coercitiva non andava applicata alla comandante della Sea wacht - che sbagliando manovra nell'entrare in porto aveva speronato una lancia della Gdf che ostacolava l'attracco - perchè la motovedetta della Gdf 'stretta' tra la nave e la banchina non puo' essere considerata nave da guerra; e perche' entrando in porto in piena notte Rackete non ha fatto resistenza ad un pubblico ufficiale ma ha agito in adempimento di un dovere, quello di portare in salvo i migranti che aveva a bordo, circa quaranta persone. (Live Sicilia)

— Carola Rackete (@CaroRackete) January 17, 2020 Il tweet di Carola Rackete. "Non conosciamo ancora le motivazioni ma adesso sappiamo con certezza che avevamo ragione noi: Carola Rackete non andava arrestata", ha dichiarato l'avvocato Leonardo Marino, legale della comandante tedesca. (L'Unione Sarda.it)