La moglie di Fabio Limido, morto per difendere la figlia dall'ex marito con il coltello: «Ha fatto da scudo a Lavinia»

Corriere Milano INTERNO

«Sì, lo ha fatto. Mio marito ha fatto da scudo a sua figlia. Ha pensato per tutta la vita alla sua famiglia. E lunedì ha pagato con la vita. Un gesto che lo ha qualificato». Ha gli occhi asciutti, parole taglienti e riesce a mantenere un contegno incredibile l’avvocato civilista di Varese Marta Criscuolo, vedova del marito Fabio Limido, 71 anni, morto in ospedale lunedì dopo i fendenti ricevuti fuori dal suo studio con l’intento di difendere la figlia Lavinia dalla violenza del suo ex marito, Marco Manfrinati, furioso. (Corriere Milano)

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La donna è stata operata e oggi dichiarata fuori pericolo. Secondo quanto riferito dal legale ai giornalisti, il 40enne ha detto al giudice che dopo aver ferito la ex moglie è salito sulla propria in auto per andare a costituirsi e che, lungo la strada, ha trovato l'ex suocero che lo avrebbe aggredito con una mazza da golf, colpendo prima il veicolo e poi lui. (Tiscali Notizie)

Fabio Ambrosetti, legale della dei Limido, spiega come da almeno due anni Manfrinati tormentasse tutta la famiglia. Il legale, così come Marta Criscuolo, la madre di Lavinia Limido, che oggi piange il marito Fabio morto per difendere la figlia così come ha fatto sempre con tutta la famiglia, è persuaso che Manfrinati avrebbe dovuto essere arrestato un anno fa, così come richiesto della Procura di Varese (IL GIORNO)