Intesa Sanpaolo al via la prima fase del buyback da 1,7 miliardi

Corriere della Sera ECONOMIA

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Intesa Sanpaolo cresce a Piazza Affari dopo l’avvio della prima tranche, da 1,7 miliardi, dell’annunciato buyback da 3,4 miliardi.

A Piazza Affari il titolo di Intesa Sanpaolo guadagna l’1,9% a 1,92 euro.

La notizia combinata dell’approvazione «completa del riacquisto da parte dell’autorità di regolamentazione e dell’esecuzione di solo metà del piano rappresenta una buona notizia per Intesa Sanpaolo. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri giornali

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Qualche segnale di miglioramento emerge invece per l'impostazione di breve periodo, letto attraverso gli indicatori più veloci che evidenziano una diminuzione della velocità di discesa. A fare da assist alle azioni contribuisce l'annuncio, venerdì sera, che la banca guidata da Carlo Messina avvia il piano di buyback da 3,4 miliardi approvato dall'assemblea a fine aprile ed autorizzato dalla BCE. (ilmessaggero.it)

Jp Morgan, la più grande e redditizia banca Usa, dovrebbe distribuire in tutto 19 miliardi, tra 13 in cedole e 6 in buyback. L'operazione restava soggetta al placet della vigilanza creditizia, che è appena arrivato, e Intesa Sanpaolo ha avviato il riacquisto, con un importo iniziale di 1,7 miliardi di euro. (la Repubblica)

Equita stima che il buyback da 1,7 miliardi avrà un impatto di 50 punti base sul capitale dell'istituto. «Leggiamo positivamente la notizia odierna - confermano gli analisti - anche se qualche investitore potrebbe essersi aspettato l'esecuzione integrale del buyback». (Il Sole 24 ORE)

Previsto un programma iniziale per un esborso pari a 1,7 miliardi di euro per "rinviare a un momento successivo, entro l'approvazione dei risultati al 31 dicembre 2022, le decisioni in merito all'esecuzione per il restante ammontare autorizzato". (ilmessaggero.it)

Il cda dell’istituto guidato da Carlo Messina, però, ha deciso di partire con il riacquisto solo per metà dell’importo «e di rinviare a un momento successivo, entro l'approvazione dei risultati al 31 dicembre 2022, le decisioni in merito all'esecuzione per il restante ammontare autorizzato». (Il Sole 24 ORE)